Authority. L'ente presieduto da Giancarlo Deidda trascina in giudizio lo strumento di programmazione
La giunta di Largo Carlo Felice ha deliberato il ricorso: è già stato notificato agli interessati
Elena Laudante elena.laudante@epolis.sm ¦
Il piano regolatore del porto rischia di restare un progetto fantastico. E di non entrare mai in vigore. Ad individuare profili di illegittimità nel documento (non ancora in vigore) che rappresenta il futuro dall'Autorità Portuale è la Camera di Commercio. In una delle ultime sedute, la Giunta dell'ente di Largo Carlo Felice ha conferito mandato allo studio legale Porcu- Barberio per impugnare davanti al Tar il piano regolatore del porto. L'avvocato Stefano Porcu ha appena notificato il ricorso alle parti, in settimana dovrebbe essere depositato al Tribunale di via Sassari. Non si tratta di una richiesta di sospensiva, ma di un ricorso nel merito, che avrà bisogno dei suoi tempi per essere discusso, dibattuto nelle aule della Giustizia amministrativa, forse ferocemente osteggiato da un'Authority che nell'atto di programmazione ha la sua espansione e la visione strategica. Tutto il suo fudi Paolo Fadda. Non è ancora possibile conoscere i profili di illegittimità individuati dall'avvocato Porcu. Ma uno dei motivi di ricorso potrebbe riguardare la mancata approvazione del “piano del commercio”, un documento che avrebbe dovuto essere precedente se non propedeutico al piano regolatore. Sul caso le bocche sono cucite. Impossibile contattare Giancarlo Deidda, fuori Sardegna per impegni di lavoro. Il Prp deve ancora passare al vaglio dal Consiglio superiore delle opere pubbliche, poi sarà approvato dalla Regione. A quel punto diventerà operativo e il porto - canale e storico - cambierà volto, come previsto e ampiamente pubblicizzato. Ma il ricorso al Tar peserà comunque sul documento di programmazione come una spada di Damocle. A questo inconveniente potrebbero ovviare le due società senza scopo di lucro che Fadda ha appena varato. Una, la Free Zone, accoglie solo Casic e Authority, e si dovrebbe occupare di amministrare la zona franca. L'altra, la “Porto Storico” avrebbe dovuto “gestire” lo specchio di via Roma, prima che venisse opportunamente corretto lo statuto: la legge vieta che le Autorità si occupino di gestione.
I dati
Le poltrone ¦
¦ Nella società Free Zone - capitale sociale 240mila euro - siedono nel Cda il presidente dell'Authority Paolo Fadda, l'ex deputato dell'Ulivo Emanuele Sanna, il vicepresidente della Cict Oscar Serci, Ivano Lai. I sindaci sono Tullio Conti, Salvatore Marras, Giorgio Mario Ledda, Gian Paolo Porcu.