Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pirandello, tra il Poetto e il Bastione

Fonte: L'Unione Sarda
1 ottobre 2009

Cinema. Anche Cagliari sarà tra i set scelti per un film sul premio Nobel siciliano

Presto al via le riprese: Depardieu e Malkovich al Dettori

Nel cast anche Depardieu, Malkovich, Gullotta, Rubini, Ornella Muti e Ines Sastre.
Tra qualche mese, passeggiando per le strade della città, a qualcuno potrebbe capitare di imbattersi in un curioso professore, con la mole e il viso paffuto di Gerard Depardieu, seguito da una muta di diciottenni cagliaritani doc. Qualcun altro, invece, entrando in uno storico liceo classico, magari il Dettori, potrebbe addirittura incappare nella sagoma di un bidello mai visto prima, con un profilo magro e un nome esotico: John Malkovich. Nessuno stupore. All'origine di quegli incontri, infatti, ci sarebbe la sceneggiatura di un nuovo film “Luigi Pirandello, una vita impossibile”.
IL PROGETTO Una pellicola che per il momento è ancora in preparazione, ma di cui si sanno già il regista (Antonio Maria Magro) lo sceneggiatore (Enzo Lauretta, grande studioso del drammaturgo siciliano), i protagonisti (oltre a Depardieu e Malkovich, Ines Sastre, Leo Gullotta, Sergio Rubini, Ornella Muti) e anche l'ambientazione, divisa tra Agrigento, Roma, la Germania, la Polonia e, appunto, Cagliari. Perché il film parlerà sì di Pirandello, dei suoi tormenti, del suo interesse per la numerologia, ma lo farà con gli occhi e la curiosità (investigativa) di un gruppo di (finti) studenti del Dettori, spinti ad indagare sullo scrittore dalla necessità di mettere in scena, per il loro liceo, uno dei suoi tanti capolavori: “I giganti della montagna”.
LA LOCATION Cagliari, dunque, la farà da protagonista, e non Roma, Milano o Cuneo, «perché più di altri posti», come spiega il regista Magro, in città nei giorni scorsi insieme a Lauretta, «presenta due requisiti cruciali per il film: è una terra cinematograficamente vergine e conserva in sé tratti di magia e mistero». Caratteristiche che la rendono il luogo ideale «per una sceneggiatura che affronta la figura di Pirandello attraverso una nuova chiave di lettura» e per una trama «che si svolge come un'indagine. Un'investigazione a tinte gialle, da girare soprattutto in esterna, in una realtà medio-grande di provincia, sospesa tra un bellissimo Castello e il mare».
SCELTA DEFINITIVA I luoghi delle riprese, di preciso, li stabilirà nelle prossime settimane lo scenografo Arturo Andreoli, che in passato ha collaborato alle scene di film come “Il nome della rosa ”e “Il padrino - parte terza”, e nei mesi scorsi ha svolto nell'Isola diversi sopralluoghi, scattando con gli occhi un personale album fotografico. Qualche ambientazione, però, è fin d'ora più di un'ipotesi. «Già sappiamo che non ci faremo scappare il Bastione di Saint Remy, con il suo terrazzone e il gioco di scale», anticipa Andreoli, «e che useremo tutto il centro storico: dal Palazzo di città, che ha un gran salone e potrebbe ospitare un interno dell'Ottocento, alla zona sotto il Bastione, dove ho intravisto una possibile sede in cui ricostruire l'antico Caffè greco di Roma, luogo di ritrovo di Pirandello e altri intellettuali». Mentre sul fronte mare, Andreoli vorrebbe inserire nel film «i giochi degli uccelli acquatici a Molentargius, una vista da viale Europa, su entrambi i profili della città» e, forse, anche la rotonda del Lido, «l'ambientazione ideale per una festa tra ragazzi affacciata sul Poetto».
LA VETRINA Quel che è certo, al di là dei singoli luoghi baciati dalla cinepresa, è che l'opera su Pirandello, «destinata agli schermi italiani e di tutta Europa», metterà in vetrina l'intera città, portandole in dote una visibilità invidiabile. Per Cagliari, assistere al primo ciak (entro il 2010), sarà come ricevere un regalo di Natale, direttamente dalle mani di Depardieu. Un appuntamento per cui c'è tutto il tempo di rifarsi il trucco.
LORENZO MANUNZA

01/10/2009