Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bertolaso: avanti, l'emergenza continua

Fonte: L'Unione Sarda
29 maggio 2008

Il sottosegretario non trema di fronte alla bufera giudiziaria sui suoi collaboratori. Oggi a Napoli gli interrogatori di alcuni fra i 25 arrestati

ROMA «Per ora andiamo avanti, non possiamo fermarci perché l'emergenza non si ferma». Alla bufera giudiziaria che ha terremotato il commissariato per l'emergenza rifiuti e soprattutto ha spedito agli arresti domiciliari Marta di Gennaro, una delle sue più fidate collaboratrici e sua vice quando era alla guida della struttura, Guido Bertolaso ha risposto con una riunione fiume nella sede del Dipartimento della Protezione Civile a Roma per mettere a punto gli interventi da realizzare nei prossimi giorni e proseguire nella strada intrapresa per risolvere una volte per tutte la questione mondezza.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio è rientrato ieri pomeriggio da Napoli, dopo aver incontrato il sindaco di Terzigno e senza aver detto pubblicamente una parola sull'inchiesta della procura di Napoli. Diverso l'atteggiamento tenuto con i suoi interlocutori istituzionali, il sottosegretario Gianni Letta e lo stesso premier Berlusconi su tutti, con i quali si è sentito e ha concordato la linea da tenere. Ed è a loro, ma anche ad altri ministri, che ha ribadito la sua intenzione di non mollare.
LA SQUADRA A Roma si è cominciato anche a parlare dello staff che accompagnerà il sottosegretario nei prossimi trenta mesi, il tempo che Bertolaso si è dato per uscire definitivamente dall'emergenza. Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri a Napoli prevede infatti che il sottosegretario entro trenta giorni nomini «uno o più capi missione con compiti di amministrazione attiva». Sul tavolo anche la questione dell'utilizzo dei militari, che il decreto prevede possano essere chiamati per il trasporto e la rimozione dei rifiuti. È stato rimandato invece ad una riunione successiva il secondo punto del provvedimento che riguarda i militari, quello che consente loro di intervenire per l'approntamento e la protezione delle discariche. E questo perché prima di realizzare i siti bisognerà completare i sondaggi nelle cave prescelte.
L'INCHIESTA L'indagine sul ciclo dei rifiuti va avanti: oggi sono in programma a Napoli gli interrogatori di alcuni dei 25 tra funzionari e dirigenti finiti agli arresti domiciliari. Ma intanto scoppia la rivolta dei pm contro il decreto del Governo che ridisegna le procedure in materia di reati ambientali: 72 sostituti e tre procuratori aggiunti hanno firmato un documento, inviato al Csm, in cui si sollevano critiche e perplessità sia sotto il profilo costituzionale, sia per quanto riguarda l'efficacia materiale dell'azione di contrasto ai reati nel settore. Il rischio, scrivono i magistrati, «è vedere cancellata l'indipendenza interna e la autonomia professionale dei sostituti, prerogativa, questa, ribadita più volte dal Consiglio Superiore della Magistratura».
Il presidente del Tribunale di Napoli Carlo Alemi ha firmato ieri il decreto per la costituzione del collegio che dovrà pronunciarsi, sulla base delle nuove norme emanate dal governo, sulle richieste cautelari relative a reati ambientali. Il "nuovo" tribunale sarà presto chiamato a pronunciarsi sulla posizione delle 25 persone arrestate due giorni fa nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione dello smaltimento dei rifiuti in Campania. I provvedimenti emessi dal gip Rosanna Saraceno - che ha esaminato le richieste avanzate dal pm a gennaio scorso, molto prima dunque dell'emanazione del decreto del governo - dovranno essere confermati dal nuovo organismo entro 20 giorni dalla trasmissione degli atti, altrimenti le misure cautelari saranno dichiarate inefficaci. Davanti al gip Saraceno sfileranno oggi i responsabili degli impianti di Cdr di Caivano, Andrea Orazio Monaco; di Giugliano, Elpidio Angelino; di Casalduni, Silvio Astronomo; di Santa Maria Capua Vetere, Pasquale Moschella; di Pianodardine, Alessandro Di Giacomo; di Battipaglia, Domenico Ruggiero e anche Vito Fimiani, a lungo responsabile del Cdr di Giugliano.

29/05/2008