Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tre milioni di euro in forse? A Villanova monta la rivolta

Fonte: La Nuova Sardegna
29 aprile 2008

CAGLIARI. Come si fa a dare un calcio a tre milioni di euro che la Regione ha stanziato per cancellare il problema di Villanova poggiata su un reticolo di tubi putridi con rischi di ogni tipo per la sopravvivenza del quartiere? Se lo chiede il presidente della circoscrizione Gianfranco Carboni e con lui la popolazione che cova il proposito di riunirsi in piazza San Domenico e decidere qualcosa di straordinario, proporzionato allo sconcerto e anche alla rabbia davanti a quel che è accaduto in consiglio comunale. Il tema è ancora l’accordo di programma firmato dalla Regione e dal Comune per riqualificare Sant’Elia, per costruire Betile, per inventare un campus universitario tra il porto e il centro storico. Uno dei punti dell’accordo promosso dalla Regione assegnava tre milioni di euro a Villanova: «A noi interessa anche il campus universitario - spiega Carboni - perché è una grande occasione di restituire una vita di qualità all’intero centro città, ma se su questo capiamo che ci possano essere margini di chiarimento e di discussione, sempre considerando il fatto che è un’opera da realizzare, ci sfugge completamente la ragione per la quale si debba mettere in discussione un finanziamento di 3 milioni di euro per un’opera, i sottoservizi di Villanova, che non può non avere il consenso di chiunque. Presto aprirà il cantiere, il primo lotto, quei soldi serviranno per rifare interamente i sottoservizi: ma come si fa a fermare un’iniziativa del genere? Siamo molto preoccupati». Carboni si spinge oltre: «E se la gente è preoccupata, io voglio capire i contorni della vicenda. Che cosa vuol dire mettere prima una firma e poi toglierla? Questa è politica di piccolo cabotaggio, ma a noi questo crea un danno enorme. I rischi di Villanova sono noti, la riqualificazione del quartiere passa attraverso il suo risanamento, non c’è nulla da discutere su una necessità di questo genere. Siamo pronti a discutere sul campus, ma nella prospettiva di farlo, perché è un’opera di qualità destinata a restituire una bella vitalità al centro storico. I giovani, l’università vanno attirati, non respinti o messi in periferia. Comunque, tornando ai 3 milioni di euro: non è accettabile che il Comune ponga condizioni che ci fanno perdere il finanziamento della Regione. Verso il nostro quartiere una disattenzione permanente, per una volta un’istituzione ci inserisce in un ampio programma che riguarda la città ed è il Comune che ci fa correre il rischio di restare fuori da un’occasione unica come questa? E’ inaccettabile, evidentemente, sotto ogni punto di vista, prima di tutto quello politico. Ci pensino, in Comune». Villanova si è unito alla protesta di Sant’Elia per lo stesso motivo: lo scacco all’accordo di programma per la riqualificazione del quartiere.