DOMENICA, 27 SETTEMBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari

Ettore Businco: il primo cittadino distratto dalle prossime provinciali
Storelli (Forza Italia): «Bisogna sapere chi sarà il candidato»


di Roberto Paracchini
CAGLIARI. «Siamo alla fotocopia di un anno fa, quando il sindaco doveva candidarsi a governatore. Ora si parla della Provincia. Ma l’effetto di immobilismo non cambia»: denuncia Ettore Businco, Udc.
«Questa situazione di incertezza non va affatto bene: così tutto sta andando a rilento. Il sindaco Emilio Floris sembra distratto da altre cose e a rimetterci sono i cittadini che si trovano di fronte una Giunta che cammina a singhiozzo e, spesso, sulle cose importanti, pare fermarsi», continua Businco. Nello stesso tempo i problemi legati al mini rimpasto della Giunta si sono fermati. Il primo cittadino aveva accennato alla necessità di avere un quadro politico regionale completo. «In questa situazione - precisa Businco - è ovvio che tutto viene rimandato. Se il sindaco si pone in una prospettiva da candidato alla presidenza della Provincia, ha bisogno di consenso. Mentre qualunque decisione sui ricambi nell’esecutivo potrebbe danneggiare qualcuno... Non scherziamo: per fare un atto dovuto, la nomina del nuovo assessore alle Finanze (e il posto era vacante), il primo cittadino ha impiegato otto mesi...».
La decisione di candidarsi o meno, sottolinea Ugo Storelli, capo gruppo di Forza Italia, «dipenderà dal fatto che gli venga chiesto in modo adeguato». «Effettivamente - spiega Alessio Mereu, Riformatori, responsabile della commissione Lavori pubblici - se si dovesse candidare le attività rallenterebbero, ma molte questioni sono già state avviate. L’incertezza, però, non fa bene e sarebbe meglio che si decida il prima possibile sulla sua eventuale candidatura».
I nomi che si sono fatti per la candidatura alla carica più alta della Provincia sono due: Emilio Floris e Piergiorgio Massidda. Ma quest’ultimo ha subito affermato di fare un passo indietro di fronte a Floris. «Io, però - riprende Storelli - non credo ci sia immobilismo. Direi piuttosto che c’è un effetto psicologico negativo. E questo si riflette anche su una serie di problemi, come la rimodulazione delle commissione consiliari o l’unificazione in un unico gruppo di Forza Italia e An. Indubbiamente, però, questa situazione di incertezza non fa bene a nessuno. Bisogna che la coalizione decida. E in fretta».