Rassegna Stampa

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Supplenze, pasticci anche in Sardegna: ‘Gilda scuola’ pronta a diffidare Azzolina

Fonte: web sardiniapost.it
3 settembre 2020

Supplenze, pasticci anche in Sardegna: ‘Gilda scuola’ pronta a diffidare Azzolina
 


“Sarebbe dovuta essere una rivoluzione copernicana destinata a migliorare di gran lunga il meccanismo delle nomine dei supplenti e, invece, si è rivelato un pasticciaccio brutto che sarà foriero di innumerevoli ricorsi”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, interviene in merito ad quello che definisce “il caos provocato dagli errori di sistema” nell’inserimento online delle domande nelle graduatorie provinciali per le supplenze, annunciando che, insieme con gli altri sindacati, è in fase di elaborazione una diffida indirizzata al Ministero dell’Istruzione (Miur). Tante le criticità anche in Sardegna, dove il sistema utilizzato per l’elaborazione delle graduatorie ha fatto scambi di provincia. Con precari inseriti in un territorio diverso rispetto al quale hanno fatto domanda.

“La procedura dei pasticci è stata introdotta quest’anno e include l’affidamento della validazione delle istanze alle scuole polo, le cui segreterie – afferma Di Meglio – si sono ritrovate con migliaia e migliaia di domande da
esaminare, una mole di lavoro umanamente impossibile da smaltire entro i tempi troppo ristretti imposti da viale Trastevere. Proprio per non rischiare di sforare i tempi, il Miur non ha previsto la pubblicazione delle graduatorie provvisorie, negando così la possibilità di rettificare e integrare le domande. Un passaggio – prosegue il coordinatore nazionale della Gilda – che invece sarebbe stato fondamentale proprio quest’anno per l’avvio del nuovo sistema informatizzato. Il risultato è che le istanze presentate contengono numerosi errori, molti dei quali commessi a causa dell’impostazione sbagliata assegnata in origine dal Ministero alle domande, e ciò farà proliferare i contenziosi”. A complicare ulteriormente l’inizio dell’anno scolastico, anche la questione dei lavoratori fragili “sulla cui definizione si attendono ancora lumi dai ministeri del Lavoro e della Salute. E intanto le scuole hanno riaperto tra corsi per il recupero degli apprendimenti e collegi dei docenti”, conclude Di Meglio.