Rassegna Stampa

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L'Anci contro Ats: "Sindaci avvisati dei nuovi casi dai contagiati, ora basta"

Fonte: www.youtg.net
1 settembre 2020

L'Anci contro Ats: "Sindaci avvisati dei nuovi casi dai contagiati, ora basta"
 

CAGLIARI. "Ancora oggi, spesso e volentieri, le notizie delle positività ai sindaci non arrivano dall’Ats, ma dai soggetti contagiati". Lo aveva denunciato già nella Fase 1, quando tutti erano ancora chiusi nelle loro case, in totale lockdown. Ora, al riemergere dei casi in Sardegna, il presidente dell'Anci Emiliano Deiana ritorna sui "difetti di comunicazione", così scrive nel suo post, "fra Ats e sindaci in merito alle segnalazioni di positivi all’interno delle comunità".

Era uno dei problemi che lamentavano più frequentemente i primi cittadini dell'Isola: "Ats deve comunicare immediatamente al sindaco - dice Deiana - le generalità dei positivi da Covid-19, senza tergiversare, senza far trapelare notizie informali, ma seguendo la linea della coerenza di poteri e di responsabilità". Per i sindaci è fondamentale, ricorda l'Anci, conoscere in diretta le positività e i contatti sul territorio comunale". Per diversi motivi: da quel momento il primo cittadino è obbligato a convocare il COC (Centro Operativo Comunale) per le attività di prevenzione e informazione della cittadinanza, deve avvisare i comuni confinanti, ha il dovere all'assistenza dei pazienti affetti da Covid, e i rifiuti prodotti dai soggetti positivi vanno trattati come rifiuti speciali. Ma, stando a quanto denunciato dall'Anci, non sempre le positività vengono comunicate tempestivamente.

"Non è più tollerabile una sottovalutazione di questo aspetto centrale e determinante nel contenimento dei contagi - attacca Deiana - È opportuno che l’Assessorato alla Sanità intervenga presso ATS per ripristinare il corretto funzionamento delle comunicazioni coi sindaci sardi".

E aggiunge: "Mi arriva notizia che anche nella somministrazione dei tamponi, Ats lavori in maniera difforme sul territorio regionale. In alcune parti - non dappertutto - del territorio regionale in particolare il tampone viene effettuato al soggetto sintomatico e non viene fatto, se non dopo 15 giorni, al convivente asintomatico".