Rassegna Stampa

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Ritorno tra i banchi, le scuole di Cagliari fanno i conti con le difficoltà

Fonte: www.youtg.net
23 luglio 2020

Ritorno tra i banchi, le scuole di Cagliari fanno i conti con le difficoltà


CAGLIARI. Ingressi scaglionati, distanze di sicurezza, utilizzo della mascherina, banchi monoposto, più organico e più spazi. Sono le condizioni anti coronavirus che dovranno rispettare le scuole italiane a settembre per poter riprendere le lezioni sul posto. In Italia alcune scuole continueranno con la didattica a distanza

“Noi puntiamo di tornare in classe. Abbiamo riscontrato diverse difficoltà con le lezioni online”, afferma la dirigente dell’Istituto Meucci di Cagliari, Daniela Diomedi. In Sardegna è previsto un vertice per fare il punto sulla ripartenza mercoledì 29 luglio. Secondo quanto annunciato ieri in un forum web dal direttore scolastico regionale, Francesco Feliziani, la vice ministra dell’istruzione - Anna Ascani - sarà a Cagliari il 29 luglio per fare il punto sulla riapertura delle scuole.

Sindacati e dirigenti scolastici sono preoccupati per problemi di spazi, personale, trasporti e sulla disponibilità dei banchi mono posto che a livello nazionale sembrerebbero scarseggiare. “Una delle problematiche per la nostra scuola è la carenza di banchi singoli”, spiega Roberto Bernardini dirigente del Liceo Alberti di Cagliari. “Ne abbiamo circa 350 però i nostri studenti sono 1070. Ci mancano circa 800 banchi. Siamo in attesa perché attraverso il progetto Risultati di ricerca Iscol@ la Città metropolitana dovrebbe fornirci 450 banchi e ne abbiamo chiesti altri 300 al Miur. Speriamo di riceverli entro i primi di settembre”.

Una delle difficoltà più grandi per l’Alberti sarebbe la mancanza di spazi scolastici per garantire un adeguato distanziamento tra gli alunni. “Non possiamo accogliere tutti, dobbiamo trovare soluzioni differenti. Abbiamo chiesto alla Città metropolitana di poter avere un minimo di 7 o 8 aule in un altro spazio. Diversamente saremo costretti ad adoperare o i doppi turni o più probabilmente la soluzione scelta dal collegio dei docenti, ovvero far frequentare in classe 5 volte a settimana e un giorno invece svolgere la lezione con la didattica a distanza”.

Tatiana Picciau  22 Luglio 2020