Rassegna Stampa

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Il Castello di San Michele riapre al pubblico con "Un Laboratorio infinito"

Fonte: www.youtg.net
6 luglio 2020

Il Castello di San Michele riapre al pubblico con "Un Laboratorio infinito"
 

CAGLIARI. Sei artisti appartenenti a diverse generazioni: Gabriella Locci, Rosanna Rossi, Giovanna Secchi e un piccolo gruppo di giovani e giovanissimi artisti Alberto Marci, Veronica Paretta e Vincenzo Grosso. Ognuno con un percorso artistico differente, ma che trova un incontro nel progetto curato da Casa Falconieri e lo storico dell'arte Efisio Carbone. "Sardegna - Un laboratorio infinito", questo è il nome della mostra visitabile dal 3 luglio al 20 settembre al Castello di San Michele di Cagliari: "Abbiamo individuato in questi artisti dei personaggi che attraverso un lungo percorso hanno tracciato delle strade percorribili anche da altri", ha spiegato Giovanna Secchi, artista del nucleo fecondo di Casa Falconieri, "i giovani hanno anche loro un modo di lavorare che può aprire strade anche agli altri".  Il risultato è una ricerca incessante di materiali del territorio per promuovere e stimolare una riflessione sulla continuità o la frattura di alcuni segni tra il presente e il passato.


La difficoltà oggettiva dei mesi di emergenza sanitaria, che riguarda anche l'organizzazione scientifica di esposizioni significative per Cagliari, per la Sardegna e per il suo pubblico, diventa così uno stimolo per la creazione di particolari esposizioni con artisti del territorio. "Per Casa Falconieri il significato di questa mostra è un andare avanti con un progetto che non ha fine, di grande apertura e sperimentazione. Un progetto dove l'arte deve essere fatica riflessione e generosità", ha aggiunto Secchi. Si crea quindi un itinerario obbligato in un luogo di cultura come il Castello di San Michele che contiene storia, ma che si muove dinamicamente verso la contemporaneità.

Un percorso sulle tracce del tempo che affascina e coinvolge rendendo il territorio sardo unico, conosciuto ma misterioso. "La Sardegna è un laboratorio infinito nel senso che è ricco di fermenti", ha concluso l'artista, "ricco di persone che lavorano in maniera costante, certe volte è sommersa, ma la Sardegna è un territorio connotato da questo lavorio continuo".

 

Silvia Cristofalo  04 Luglio 2020