Rassegna Stampa

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“Cagliari tra i dieci Comuni d’Italia che pagano più interessi alle banche: nessuna iniziativa di Tr

Fonte: web Castedduonline.it
30 giugno 2020

“Cagliari tra i dieci Comuni d’Italia che pagano più interessi alle banche: nessuna iniziativa di Truzzu sui derivati”


Il M5s attacca il sindaco di Cagliari, la deputata Emanuela Corda: “Il Comune di Cagliari è infatti tra i dieci comuni d’Italia che pagano più interessi passivi alle banche a causa di questi contratti. Uno strumento finanziario che ha portato via alle tasche dei cagliaritani un equivalente di 1,170.593,02 euro di interesse solo nel 2016, 988.859,38 nel 2017, 894.188,47 2018, 794.928,15 nel 20”

 

“Il 25 maggio ho invitato al Comune di Cagliari una lettera attraverso la quale sollecitavo il sindaco Paolo Truzzu e l’amministrazione comunale ad intraprendente azioni immediate indirizzate all’annullamento dei contratti derivati (swap)”, attacca la deputata del M5S Emanuela Corda.

Il Comune di Cagliari è infatti tra i dieci comuni d’Italia che pagano più interessi passivi alle banche a causa di questi contratti. Uno strumento finanziario che ha portato via alle tasche dei cagliaritani un equivalente di 1,170.593,02 euro di interesse solo nel 2016, 988.859,38 nel 2017, 894.188,47 2018, 794.928,15 nel 2019.

Con una recente sentenza della Corte di Cassazione il comune di Cattolica ha vinto contro le banche, (n. 8770 del 12 maggio 2020) e i contratti in questione sono stati dichiarati nulli. Per questo è necessario che il Comune di Cagliari si attivi immediatamente per fare altrettanto e cessare immediatamente di gravare così pesantemente sulle tasche dei cittadini.

Tuttavia, nonostante la risposta da parte dell’Ufficio di Gabinetto del sindaco che si impegnava a prendere in carico la richiesta, non abbiamo riscontrato ad oggi nessuna iniziativa. Eppure parliamo di uno spreco di risorse che nel tempo ha causato buchi di bilancio in diversi comuni, compreso nel nostro! Sollecito ancora una volta l’amministrazione a intraprendere immediate azioni giudiziarie per porre fine a questo sistema che pare essere una vera e propria scommessa d’azzardo con i soldi dei cittadini, e potrebbe generare ulteriori perdite economiche elevate”.