Rassegna Stampa

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Ambulanti di Cagliari in rivolta: “Truzzu, ma quale partita Iva? Noi vendiamo per sopravvivere”

Fonte: web Castedduonline.it
19 giugno 2020

Ambulanti di Cagliari in rivolta: “Truzzu, ma quale partita Iva? Noi vendiamo per sopravvivere”

Gli espositori di via Po pronti alla guerra contro il Comune, maxi manifestazione. Il parcheggio Cuore è solo temporaneo, in futuro tutti dovranno regolarizzarsi: “Così sarà una guerra tra poveri, siamo in duecento: o ci date lavoro o ci date reddito”

Gli ambulanti di via Po e via Simeto sono pronti ad una clamorosa protesta sotto le finestre del Comune di Cagliari. Il motivo? La “regolarizzazione” dell’area nella quale, per anni, hanno venduto di tutto, ogni domenica, senza nessun “ok” ufficiale. Poi, l’emergenza Covid prima e le nuove regole del Comune dopo, hanno di fatto bloccato tutto. Il parcheggio Cuore, inoltre, sarà una soluzione temporanea: i venditori di piazzale Trento e tutti i loro “colleghi” dovranno, in futuro, tornare nella zona di Sant’Avendrace. Ma in un’area che sarà gestita e controllata dalla società che vincerà il bando. Regole, quindi, da dover seguire dopo tanti anni di “libertà”. E gli ambulanti, appunto, non ci stanno. Con il supporto dell’Unione sindacale di base, domani mattina, manifesteranno in via Roma. E sperano, fortemente, di poter incontrare il sindaco Paolo Truzzu: “Invece di creare posti di lavoro per poter dare a tutti la possibilità di una vita “dignitosa” vogliono toglierci anche il mercatino che spesso per tanti è l’unica fonte di reddito e di sopravvivenza. Le varie ordinanze che sindaci di tutti i colori politici hanno emesso o sono in procinto di emettere: ordinanze, che, vanno sotto il nome di ‘ordine pubblico e decoro urbano’ e che priveranno centinaia di cittadini di quel reddito minimo di sussistenza che ricavavano dalla vendita di oggetti ricevuti o posseduti e che cercavano di offrire ad eventuali compratori nei vari mercati rionali. Parliamo di decine di padri e madri di famiglie che così facendo, recandosi, nel giorno di domenica al mercatino di viale Trento e di via Po speravano di sbarcare il pranzo e la cena per la propria famiglia. Cosa che non potrebbero più fare se un regolamento stringente li costringesse a divenire ambulanti soggetti a partita Iva, pagare il suolo pubblico in anticipo e magari a fine giornata non aver venduto nulla”, spiega l’unione sindacale in un comunicato stampa.

“Chi sino ad ieri esponeva la propria mercanzia in via Po e zone limitrofe dovrà cedere il posto agli ambulanti provenienti dal mercatino di piazza Sorcinelli e zone limitrofe, e ciò andrebbe anche a peggiorare le già precarie condizioni di centinaia di cittadini, per di più generando una guerra tra poveri. Adesso basta, la misura è colma. Siamo veramente arrabbiati e stufi, o ci date lavoro o ci date reddito”.