Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«È una manovra folle, la bloccheremo»

Fonte: La Nuova Sardegna
28 maggio 2008

MERCOLEDÌ, 28 MAGGIO 2008

Pagina 4 - Fatto del giorno

Contestazioni alla spedizione da indipendentisti e parte del centrodestra. Per Pd e Idv «È un gesto dovuto»



Pili: «Ero e resto contrario». Cumpostu: «Difenderemo la nostra terra»



Pili: «È una decisione antieconomica e umiliante per tutti i cittadini sardi»

GIOVANNI BUA
________________________________________
CAGLIARI. «Manovra folle» per Mauro Pili, «Solidarietà dovuta» per Federico Palomba, «Da bloccare in ogni modo» per Bustiano Cumpostu. Cambia il governo ma restano le tensioni per l’arrivo dei rifiuti campani. E, anche se difficilmente si vedranno parlamentari azzurri sulle banchine del Porto Canale, la contrarietà di una parte di Fi e di An resta altissima.
Non usa mezzi termini il deputato azzurro Mauro Pili, tra i constestatori più duri anche della spedizione di gennaio: «È un provvedimento irragionalevole, antieconomico, umiliante per i sardi. De Gennaro sta sbagliando, e non mi stancherò di ripeterlo in tutte le sedi possibili. Il provvedimento adottato dal Governo Prodi e dalla Giunta Soru va bloccato. E io mi impegnerò per questo. E senza guardare il colore dal governo di cui proviene. Perchè io porto avanti le mie idee e le mie convinzioni con onestà e impegno, senza mai tirarmi indietro». «Ero contrario a gennaio e contesto questa scelta con la stessa veemenza anche oggi - conclude Pili - spedire rifiuti nell’isola è assolutamente contro ogni logica. Il costo è doppio rispetto alla spedizione in Germania. E duemila tonnellate sono solamente una goccia nel mare rispetto all’emergenza della Campania». Sulla stessa lunghezza d’onda il deputato di An Bruno Murgia: «I sardi si ricorderanno delle navi puzzolenti portate da Soru tra un anno, al momento del voto - sottoliena - quando il governatore si ripresenterà vantando i suoi presunti meriti, noi gli ricorderemo di cosa ha dato alla Sardegna. Camion pieni di immondizia che solcano le onde del nostro mare. Un capolavoro di incoerenza per chi si sempre elevato a paladino delle spiagge sarde. Complimenti a Soru, ultimo difensore del Governo Prodi».
Più articolata la posizione del senatore di Fi (e coordinatore regionale) Piergiorgio Massidda: «Se questa operazione è una tantum, inserita in un piano complessivo per fronteggiare un’emergenza drammatica ha la mia approvazione. I motivi - spiega - che mi avevano portato a esprimere forte contrarietà la scorsa volta sono venuti meno. La sicurezza dei rifiuti spediti è infatti fuori discussione. E la quantità da smaltire è assolutamente alla portata degli impianti di Tecnocasic. Certo rimangono le perplessità legate all’economicità dell’azione. Per fare un esempio: tenere sessanta camion in Sardegna per tre giorni, oltre a costare tantissimo, li toglie dalle strade campane. Dove la scarsità di mezzi per lo smaltimento è uno dei problemi principali. Una cosa è certa - conclude Massidda - vigileremo con attenzione. Senza preclusioni di bandiera. Perchè la bandiera che per noi è sempre al primo posto è quella della Sardegna». Duro invece, più sul metodo che sulla sostanza, il capogruppo dell’Udc in consiglio regionale, Roberto Capelli: «Siamo in una repubblica delle banane - attacca - in cui ormai non è possibile esprimere il proprio dissenso in alcun modo. In consiglio regionale stiamo discutendo mozioni di un anno e mezzo fa, e nel mentre la Giunta prende queste decisioni senza che noi ne sappiamo niente, e niente possiamo fare per dire il nostro parere. Non mi interessa entare nel merito della bontà o meno della solidarietà ai campani. Sicuramente la solidarietà non si esprime per editto monarchico».
Molti anche i politici favorevoli. «Non abbiamo nessuna intenzione di cavalcare politicmente una faccenda così seria e delicata - sottolinea il deputato Idv Federico Palomba - a suo tempo lo ha fatto il centrodestra, e ora devono prendere atto di quanto la loro posizione fosse sbagliata. Certo c’è da denunciare che se tutti facessero la propria parte l’emergenza potrebbe rientrare. E invece molte regioni governate da Pdl e Lega chiudono la porta ai rifiuti, facendo esplodere da subito le insanabili contraddizioni che questo governo si porta dietro».
«Il nostro - sottolinea il consigliere regionale Chicco Porcu (Pd) - è un atto di generosità che è possibile grazie alla vigorosa accelerazione impressa alla raccolta differenziata. Nel 2003, la Sardegna occupava l’ultimo posto nella graduatoria, con un rapporto del 3,8% tra i rifiuti raccolti in maniera tradizionale e quelli differenziati. Attualmente siamo oltre il 30%. La nostra situazione sarebbe ancora più confortante - conclude Porcu - se alcune amministrazioni locali importanti guidate dal centrodestra, come quella di Cagliari e Oristano, seguissero la stessa linea, invece di attestarsi su un inspiegabile immobilismo che provoca ogni settimana l’arrivo al termovalorizzatore o in discarica di quantità pari alla disponibilità offerta alla Campania».
«Protestare contro un gesto di solidarietà di così piccola entità - sottoliena Claudio Cugusi del Movimento Sardista - significa solo cavalcare gli istinti più bassi della popolazione. I problemi della Sardegna sono ben altri. E sarebbe meglio concentrarsi su quelli». «De Gennaro comanda e decide per la Sardegna - attacca il leader di Sardigna Natzione Bustianu Cumpostu - nel suo incarico non è riuscito in niente. Ma “chi non podet iscuder a su cabaddu iscudet a sa sedda”. Prende a schiaffi i succubi perchè non può attaccare i veri responsabili. E il quinto moro? È ancora sull’attenti con il disco incantato sull’obbedisco? Una cosa è certa, difenderemo la nostra terra con ogni mezzo».