Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La nave della Ustica Lines oggi al molo Grendi

Fonte: La Nuova Sardegna
28 maggio 2008

MERCOLEDÌ, 28 MAGGIO 2008

Pagina 4 - Fatto del giorno

In arrivo alle 18 al porto canale 92 autocompattatori carichi di rifiuti dalla Campania



In tutto 1700 tonnellate che verranno smaltite in tre giorni dal Tecnocasic di Macchiareddu



Lo smaltimento, dicono dall’impianto cagliaritano, non comporterà alcun problema


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CAGLIARI. Una nave della Ustica Lines con a bordo 92 autocompattatori di immondezza napoletana attraccherà salvo intoppi dopo le diciotto al molo Grendi del porto canale. Sono le prime e uniche 1700 tonnellate stabilite con l’ordinanza firmata dal commissario De Gennaro sabato scorso. La monnezza finirà al Tecnocasic, dove non c’è alcuna preoccupazione. Sarà stoccata nella ‘fossa’ - che può contenere fino a 4000 tonnellate - e poi smaltita in tre giorni. Il conferimento dei rifiuti locali resterà sospeso per dieci giorni ma solo per evitare un ingorgo di automezzi all’impianto. Se i settanta camion in arrivo dai ventotto comuni del ‘bacino uno’, quello di Cagliari, piombassero tutti insieme a Macchiareddu il termovalorizzatore andrebbe in tilt.
Ogni mezzo dev’essere pesato all’ingresso e all’uscita secondo procedure standard che comportano tempi precisi. Ecco perchè, dopo una sospensione dell’attività legata alle manutenzioni periodiche, c’è bisogno di tempo - come ha spiegato il presidente del Casic Graziano Milia, rispondendo a un’interrogazione in consiglio provinciale - perchè tutto ritorni alla normalità. Nel frattempo i comuni potranno servirsi della discarica di Villacidro, senza costi supplementari. Paga il Casic: 280 mila euro per il trasporto extra. Al Tecnocasic verranno accettati in via temporanea solo i rifiuti campani, quelli di Pantano di Acerra. Si tratta di immondezza comune, raccolta dalle strade. Smaltirla - assicurano all’impianto cagliaritano - non comporterà alcuna procedura particolare. I tre forni sono in funzione, ogni lunedi incassano dalle 800 alle 900 tonnellate di rifiuti urbani. Il solo impianto ancora in stand-by è la cosiddetta piattaforma di inertizzazione, destinata a smaltire i rifiuti tossico-nocivi che finora vengono trasportati nella penisola e all’estero: «C’è la valutazione d’impatto ambientale - ha annunciato Milia - manca solo la firma del ministro dell’ambiente». Niente a che fare con gli arrivi dalla Campania: solo rifiuti solidi urbani.
L’operazione rifiuti-bis è partita venerdì scorso, quando l’assessorato regionale all’ambiente ha ordinato a tutti i comuni del ‘bacino uno’ di non riprendere il conferimento al Tecnocasic, in programma ieri dopo la sospensione per le manutenzioni annuali dell’impianto. Sabato il commissario De Gennaro ha firmato l’ordinanza per 1700 tonnellate e ha comunicato l’arrivo della nave da Napoli per questa sera, probabilmente dopo le 18. I camion sono stati ancorati saldamente perchè il mare è molto mosso, le difficoltà nel carico dei mezzi sono dovute a questo problema.
Gli automezzi carichi di rifiuti si muoveranno immediatamente alla volta dell’impianto di termovalorizzazione, che sarà pronto ad accettarli a partire dal primo pomeriggio. Finiranno in cenere al ritmo di sette tonnellate l’ora, il calore che si sprigiona nei forni raggiunge i mille gradi centigradi. Per capire: il Tecnocasic smaltisce i rifiuti al ritmo di 500 tonnellate al giorno, 202 mila l’anno. Cagliari e Quartu conferiscono da sole 360 tonnellate al giorno. La monnezza napoletana è davvero poca cosa rispetto alle quantità che l’impianto gestisce regolarmente.
Nel 2007 Tecnocasic ha prodotto un giro d’affari di 28 milioni di euro, chiudendo il bilancio in nero. La società non ha debiti e figura tra le prime in Sardegna per redditività. I comuni del ‘bacino uno’ pagano 121 euro a tonnellata conferita, quelli extrabacino il trenta per cento in più. Al commissario governativo De Gennaro è stato concesso lo sconto: paga come se l’immondezza arrivasse da Cagliari. Da aprile il presidente di Tecnocasic è Nino Granara, ex presidente dell’autorità portuale di Cagliari.