"Pericolo senza protezioni": dramma 118, nel Cagliaritano si fermano 8 associazioni
 

CAGLIARI. Non ci sono dispositivi di protezione per i volontari, si moltiplicano le associazioni che lavorano con il 118 nel Cagliaritano che danno forfait. Sono otto le sigle che tengono fermi i loro mezzi e non arrivano più a soccorrere i pazienti che hanno bisogno di un trasporto in ambulanza: lo stop, oltre che nel capoluogo,  si è registrato a Sestu, Quartu, Selargius, Decimoputzu e anche nel Gerrei.

I presidenti hanno comunicato alla centrale operativa che per garantire la sicurezza degli operatori sono stati costretti a non garantire il loro apporto nel servizio di emergenza-urgenza: niente chiamate né per i casi sospetti di contagio né per gli interventi "ordinari". Che, non bisogna dimenticarlo, continuano a essere necessari.

Una decisione assunta, spiega il responsabile di un'associazione, perché "non possiamo avere nella coscienza delle persone che fanno tutto questo gratuitamente: siamo volontari. Il resto è gestibile perché sai dove stai andando, con il 118 è un rebus, stai dentro l’ambulanza con il paziente, entri dentro l’abitazione". E non sai chi stai per soccorrere. E senza mascherine, tute e occhiali protettivi, non si può fare.