Rassegna Stampa

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Cagliari, il centrosinistra va all’attacco: “Sono a rischio i fondi per la cultura”

Fonte: web sardiniapost.it
13 febbraio 2020

Cagliari, il centrosinistra va all’attacco: “Sono a rischio i fondi per la cultura”


Nessuna traccia del bando per i contributi per attività di cultura e di spettacolo per il 2020. E sono a rischio anche quelli già assegnati per gli anni scorsi. Risultato? Operatori molto preoccupati. È la denuncia dei consiglieri di centrosinistra al Comune di Cagliari. “Per noi le associazioni culturali sono un valore – ha detto Francesca Ghirra dei Progressisti -, non mi sembra che lo siano anche per questa Giunta”. Presenti alla conferenza stampa anche Camilla Soru  del Pd, Matteo Massa, Marco Benucci, Francesca Mulas dei Progressisti, Marzia Cilloccu e Rita Polo di Progetto Comune. Sui contributi arretrati la minoranza sottolinea che “alcuni progetti culturali che nella primavera del 2018 sono stati approvati e finanziati oggi hanno ricevuto una comunicazione di non idoneità per attività già svolte, altri si vedono richiedere i certificati di agibilità degli spazi utilizzati”. Altro problema: il regolamento. Il centrosinistra denuncia una bozza di modifica che può “creare enormi disparità tra chi da anni fa cultura in città”. Possibili ripercussioni? “Con un sistema simile – spiegano i consiglieri – potranno andare avanti solo i grandi eventi e non gli appuntamenti minori”.

Le cifre: i contributi – sostiene la minoranza – sono arrivati a quota un milione e 100mila euro nel 2018. “Solo nel 2019 con il cambio di amministrazione, c’è stato un calo che ha portato la cifra complessiva a 694mila euro. Per il 2020 la prospettiva è ancora peggiore visto che parliamo di soli 525mila euro, di cui 69mila destinati all’apertura di beni culturali di proprietà privata”. I consiglieri – sulla base di questi numeri – hanno illustrato alcune proiezioni sui settori danza, musica, cinema e attività letteraria. Grande schermo in pericolo: “A fronte di cinque iniziative finanziate con i contributi 2019 – ha detto Ghirra -, a parità di risorse se ne finanzierebbe una sola. E per le arti visive e le attività culturali diverse, le risorse non sarebbero sufficienti a finanziare neanche un’iniziativa”.