Rassegna Stampa

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Canne al Poetto: la Giunta di Quartu dichiara lo stato di calamità naturale

Fonte: web Vistanet Cagliari
13 febbraio 2020


Canne al Poetto: la Giunta di Quartu dichiara lo stato di calamità naturale
Il Comune è pronto ad anticipare i soldi per l’intervento. Il Sindaco Delunas: «Per la rimozione sistemi a basso impatto e manuali». L’Assessora all’Ambiente Terrana: «Spese imprevedibili, non di modesta entità»

  
La presenza di un’infinita distesa di canne nelle spiagge del lungo litorale quartese è il risultato di un evento naturale eccezionale e per questo il Comune di Quartu, a seguito di una delibera di Giunta, dichiara lo stato di calamità naturale, affinché la Regione Sardegna possa venire in soccorso dell’Ente con un contributo economico per la rimozione delle stesse.

A seguito della forte ondata di maltempo abbattutasi sul Sud Sardegna dal 18 al 23 dicembre 2019, si sono verificate ondate di piena nei corsi d’acqua che sfociano nel litorale cittadino, trascinando in mare una grande quantità delle canne presenti lungo gli argini. La mareggiata di qualche giorno dopo, provocata dai fortissimi venti di scirocco, ha causato il deposito delle stesse sugli arenili. Un ulteriore mareggiata del 20 e 21 gennaio u.s. le ha poi spinte anche verso la parte più interna delle spiagge, in parte ricoprendole di sabbia.

Le canne si sono pertanto accumulate sia nella spiaggia del Poetto che sul restante litorale, fino alla località Terra Mala. Anche se si tratta di materia di origine naturale, la presenza delle stesse rappresenta un pericolo per i frequentatori del litorale per le lesioni da taglio che potrebbero procurare. Inoltre lo stesso pericolo potrebbe anche diventare un disincentivo alla frequentazione delle spiagge, determinando così un danno economico per le attività produttive del settore, e quindi balnearie, ricettive, turistiche e commerciali, che si affacciano sulla spiaggia e che si rivolgono ai suoi frequentatori.


«Il Poetto di Quartu è meno soggetto ai fenomeni di erosione che invece colpiscono la spiaggia nel territorio di Cagliari. Spostare le canne in aree interne dell’arenile, dove la vegetazione presente costituisce già una barriera all’erosione e ai movimenti della sabbia verso la strada, costituirebbe più un pericolo che una soluzione utile, anche in considerazione dell’alto rischio di vandalismo e incendio – spiega il Sindaco Stefano Delunas -. Inoltre a Quartu l’emergenza interessa diversi chilometri di costa, vista la lunghezza del nostro litorale. E in alcuni tratti dello stesso il deposito delle canne in aree interne all’arenile non è neanche possibile, in considerazione delle dimensioni molto ridotte delle spiagge e della presenza di ciottoli. Per questo si rende necessario intervenire urgentemente per la rimozione, scongiurando così pericoli e danni economici. Ma l’intervento deve essere fatto con sistemi a basso impatto, prevalentemente manuali, in ragione della delicatezza del sistema ambientale costiero, e soprattutto di quello sabbioso», conclude il Primo Cittadino.

Tale rimozione manuale, in considerazione dell’elevato impiego di manodopera richiesto, con conseguente necessità di smaltimento presso impianti autorizzati, determinerà una spesa rilevante,  imprevista e straordinaria. La quantificazione, valutabile riferendosi a situazioni analoghe più che in maniera analitica, si aggira intorno ai 200mila euro. La Giunta comunale ha pertanto ritenuto opportuno dichiarare lo stato di calamità naturale per gli eccezionali eventi meteorologici verificatosi dello scorso dicembre. È inoltre pronta ad anticipare dal Bilancio del Comune le risorse necessarie per la realizzazione degli interventi, ma contemporaneamente richiede alla Regione Autonoma della Sardegna la concessione di apposite risorse per il rimborso delle spese sostenute.

«Tale soluzione è stata già paventata nell’incontro che si è tenuto al Comune di Cagliari, convocato dal Sindaco, alla presenza degli Assessorati Regionali competenti e degli altri soggetti pubblici coinvolti, per l’oggettiva necessità di fronteggiare una situazione provocata da eventi naturali eccezionali e fonte di pericolo e danni economici – aggiunge l’Assessora all’Ambiente Tiziana Terrana -. L’accesso alle risorse regionali stanziate per queste situazioni significherebbe avere un importante sostegno economico per il rimborso delle spese impreviste ed imprevedibili che si dovranno sostenere, tutt’altro che di modesta entità».