Rassegna Stampa

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Cagliari dice SI ai circhi con gli animali. Bocciata in consiglio la proposta dell’opposizione

Fonte: web Vistanet Cagliari
23 gennaio 2020


Cagliari dice SI ai circhi con gli animali. Bocciata in consiglio la proposta dell’opposizione
Nel 2020 Cagliari continua ad accogliere a braccia aperte i circhi dove vengono utilizzati gli animali. La proposta dell'opposizione in consiglio comunale di inserire nel regolamento un maggior punteggio per i circhi senza animali, è stata bocciata


  
Il Consiglio comunale di Cagliari ha approvato il nuovo regolamento per gli spettacoli viaggianti nella nostra città. E Cagliari dice si ai circhi con gli animali: la maggioranza in consiglio comunale boccia la proposta dei Progressisti sul “vietare” l’utilizzo degli animali nei circhi.

La legge nazionale impedisce agli enti locali di introdurre un divieto totale all’uso degli animali nei circhi ma, come spiega Matteo Massa dei Progressisti Cagliari, «abbiamo proposto al consiglio comunale di inserire nel regolamento un maggiore punteggio per i circhi senza animali. Un piccolo ma importante atto politico verso il superamento di una visione tradizionale, ma obsoleta, degli animali selvatici e del loro utilizzo per scopi ludici».

Con l’emendamento – che aveva ricevuto un parere di regolarità tecnica del Dirigente del Servizio – si sarebbe dunque potuto premiare chi non ne fa utilizzo. «Purtroppo per gli animali e per la nostra Città, la maggioranza del sindaco Truzzu ha bocciato la proposta».



«Ricordo che anche 2000 anni fa i romani si dilettavano con gli spettacoli dei gladiatori, sottolinea Marco Benucci, capogruppo dei Progressisti, uno spettacolo che oggi definiremo macabro e crudo vedere uomini che si uccidono. I gladiatori come i circhi con animali sarebbero degli spettacoli anacronistici. Abbiamo perso un’occasione per dare agli animali la loro dignità».

I mammiferi esotici, specialmente elefanti e grandi felini (leoni e tigri), utilizzati nei circhi hanno lo stesso patrimonio genetico dei loro simili che vivono in natura, e mantengono perciò gli stessi comportamenti istintivi e bisogni naturali che, come dichiara la Federazione dei Veterinari Europei, “non possono essere soddisfatti in un circo itinerante; soprattutto in termini di alloggi e di rispetto alla possibilità di esprimere comportamenti normali”.

«Condivido inoltre, continua Massa, la preoccupazione espressa da numerosi psicologi rispetto alle conseguenze sul piano pedagogico, formativo, psicologico della frequentazione dei bambini di circhi in cui vengono impiegati animali. Infatti secondo una dichiarazione firmata da più di 650 professionisti “tali contesti, lungi dal permettere ed incentivare la conoscenza per la realtà animale, sono veicolo di una educazione al non rispetto per gli esseri viventi, inducono al disconoscimento dei messaggi di sofferenza, ostacolano lo sviluppo dell’empatia, che è fondamentale momento di formazione e di crescita, in quanto sollecitano una risposta incongrua, divertita e allegra, alla pena, al disagio, all’ingiustizia”. Per questo ho deciso, assieme alle colleghe e colleghi Progressisti e PD, di non approvare il regolamento finale».