Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Percorrere un tunnel al buio, un'esperienza illuminante

Fonte: L'Unione Sarda
10 settembre 2009

Non vedenti. Inaugurata la mostra all'Auchan Marconi



Una mostra per richiamare l'attenzione sulla condizione dei non vedenti e scoprire che la realtà non è fatta solo di cose visibili.
Una voce guida nel tunnel dove le pareti sono fatte di rami e foglie, nell'aria c'è odore di lavanda e sui muri ci sono quadri e disegni da immaginare e ricostruire grazie al tatto. Senza luce. Il primo appiglio è la mano di Alina, che accompagna dentro un corridoio dove dominano quattro sensi su cinque: il bosco dell'udito, la casa del tatto, il tunnel dei profumi e la galleria del gusto. Rilassante, sorprendente, intrigante: tre parole per la mostra “Buio buio, un'esperienza illuminante” , inaugurata ieri nella galleria Auchan Marconi di Pirri, grazie alla collaborazione tra le Gallerie commerciali Italia e l'Istituto ciechi di Milano. Un percorso che arriva a Cagliari dopo aver girato mezza Penisola (4 mila chilometri percorsi in 18 appuntamenti) e che ha attirato oltre 40 mila visitatori.
L'obiettivo: far capire in un quarto d'ora come vive, ascolta, odora e cammina un non vedente. E scoprire che la realtà non è fatta solo di ciò che è visibile.
L'INIZIATIVA Anna Tuteur, responsabile delle relazioni esterne e affari istituzionali di “Gallerie commerciali Italia” per spiegare la mostra tira in ballo la bandiera dei quattro mori: «Hanno la benda sulla fronte: oggi vogliamo abbassare quella benda sugli occhi, per cercare di guardare oltre».
Al taglio del nastro ha partecipato anche il presidente della Giunta regionale Ugo Cappellacci, che ha auspicato «una partecipazione delle scuole alla mostra, che spero possa contribuire a far capire la realtà nella vera sostanza». Non è un caso che nella precedente tappa di Bussolengo, la mostra sia stata scelta anche da molte classi di elementari, medie e superiori che hanno intrapreso il “percorso sensoriale”.
L'OBIETTIVO L'intervento del sindaco di Cagliari Emilio Floris (presente all'inaugurazione come il presidente del Gruppo Unione editoriale Carlo Ignazio Fantola, l'ex consigliere regionale Franco Sergio Pisano, gli assessori comunali Anselmo Piras e Paolo Carta, la dirigente Ada Lai e il consigliere Giorgio Angius) è servito per ricordare che «esiste un problema sociale legato agli ipovedenti: il nostro obiettivo è renderli utili al resto della società». Parole che vanno a braccetto con quelle di Rodolfo Masto, commissario straordinario dell'Istituto dei Ciechi di Milano, che ha ricordato: «L'ambizione è di sensibilizzare quante più persone possibile alle tematiche dei non vedenti. Vorremmo che venisse riconosciuto più spazio, nella vita di tutti i giorni e nel lavoro. Basta un tentativo: se siamo in grado di fare certe cose, bene. Altrimenti non importa. Deve essere questo lo spirito».
Nel frattempo, “Buio buio” aiuta a capire come si vive senza la vista. Anche nel quotidiano, dove un motorino parcheggiato sul marciapiede diventa un muro e anche una tenda che pende dal soffitto può essere una piccola trappola. ( m. r. )

10/09/2009