Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Quasi libero il bastione Santa Caterina

Fonte: L'Unione Sarda
18 dicembre 2019

Quasi libero il bastione Santa Caterina

Chissà quando cagliaritani e turisti potranno ammirare quell'ipogeo che, a detta di chi lo ha visto, è un luogo meraviglioso. Ma, intanto, i docenti e i genitori degli alunni che frequentano la scuola Santa Caterina tirano un sospiro di sollievo: la recinzione, piazzata nell'omonimo bastione per proteggere gli scavi archeologici, è stata portata indietro di qualche metro.
La novità
Lunedì pomeriggio verso le 15, gli operai comunali hanno spostato le reti, creando uno spazio di qualche metro. E, terminata quell'operazione, hanno steso il cemento per parificare la pavimentazione. Ieri alle 8.30 e alle 16.30, orari di entrata e di uscita degli alunni, i genitori hanno potuto utilizzare quella fetta del bastione.
Il problema
Una chiusura che rappresentava un grosso problema per i genitori e per i residenti di Castello. Auto a parte, la strada si riempiva di genitori in attesa dei figli. Un pericolo per loro e un problema per i residenti che, in quegli orari, restavano regolarmente imbottigliati, talvolta per una decina di minuti. E sono stati propri i residenti del comitato Castedd'e susu a sollevare la questione durante l'incontro con il sindaco Paolo Truzzu la scorsa settimana.
L'intervento
Il dossier dei residenti, a dire il vero, era molto lungo e articolato. Hanno sollevato il problema della zona a traffico limitato, delle telecamere in entrata e in uscita, della raccolta differenziata, degli ascensori. E, appunto, del tappo che si formava all'uscita degli alunni della Santa Caterina. Questo problema è stato risolto. Anche se l'intervento è una sorta di palliativo. Quei tre metri risolvono poco e anche perché, nonostante gli ascensori siano perfettamente funzionanti, tanti genitori, in particolare di Villanova, continuano ad arrivare in Castello con l'auto.
La soddisfazione
Un piccolo passo. Che, però, fa tirare un sospiro di sollievo al dirigente scolastico Massimo Spiga. «Eravamo imprigionati», afferma, «e non potevamo svolgere attività all'aperto nel bastione. Finalmente, grazie alla sollecitazione del comitato di quartiere, è stata accolta la richiesta di portare indietro le transenne». E ora che le strisce pedonali non terminano più davanti a una recinzione, gli insegnanti potranno far attraversare la strada in sicurezza ai propri alunni per consentire loro di fare attività all'aperto al bastione di Saint Remy.
Il futuro
Ma ora c'è un passo ancora più importante da fare: rendere fruibile alla cittadinanza l'ipogeo. Un luogo affascinante, così l'aveva descritto la sovrintendente Maura Picciau dopo averlo visitato per la prima volta. In teoria, tutti gli ostacoli burocratici che rallentavano la conclusione dei lavori dovrebbero essere stati superati: il progetto elaborato dalla giunta Zedda aveva ricevuto il via libera da parte della stessa sovrintendenza.
L'ipogeo
Non resta che aspettare, dunque, per poter ammirare quello che Giovanna Pietra, l'archeologa della sovrintendenza che si occupa del monumento, aveva definito «uno spaccato verticale della storia di Cagliari». Un luogo in cui sono custodite testimonianze della preistoria, dei periodi punico e romano, del medioevo e del post medioevo. ( mar. co. )