Rassegna Stampa

web Castedduonline.it

Carlo Verdone a Cagliari: “Grazie ai sardi per l’affetto che mi hanno dato”

Fonte: web Castedduonline.it
16 dicembre 2019

Carlo Verdone a Cagliari: “Grazie ai sardi per l’affetto che mi hanno dato”

Intervista al famoso attore romano premiato a Cagliari

L’appuntamento è di quelli che rimangono trascritti nella storia, dopo una brevissima apparizione nel 1993, Carlo Verdone ritorna a Cagliari per ricevere il premio alla carriera, 42 anni di successi e soddisfazioni che hanno fatto crescere il cinema italiano. L’iniziativa è dell’associazione culturale “L’alambicco”, diretta da Alessandro Macis e Patrizia Masala, molto bravi ad organizzare l’evento che conclude una retrospettiva dove sono stati proiettati ben 16 film del regista – attore romano e un documentario che ripercorre la carriera dello stesso. La sala congressi del T Hotel è strapiena e purtroppo molti fans, non hanno potuto assistere alla serata proprio per mancanza di spazi, la folla si è concentrata all’ingresso dell’hotel già da un’ora prima del previsto. Il Carlo Nazionale si presenta accompagnato dalla figlia Giulia, dieci minuti prima delle 19, ha già sostenuto diverse interviste e con aria pacata e semplice, cerca di glissare ulteriori domande, nonostante tutto, vistosi circondato da telecamere e registratori, non può fare a meno di lasciarsi andare e raccontare alcuni aspetti di questa nuova avventura cagliaritana:

– Carlo Verdone, questa è la tua prima volta a Cagliari, cosa ti ha colpito?

Le persone, gli abitanti, sono veramente molto premurosi, molto affettuosi

– Del cibo, cosa ti è piaciuto di più?

Tutto! Io poi sono un ghiottone, quindi i dolcetti, insomma cucinano bene tutto, è una bella cucina.

– C’è qualcosa che ti è rimasta impressa? Che magari potrai usare in un tuo film?

Ho visto scorci molto interessanti, scorci sconosciuti perché di solito ci si sofferma sulla parte nuova della città, per conoscere devi andare su, devi cercare i luoghi poetici, la c’è tanta poesia, è molto bello e mi ha tanto colpito, un domani che mi viene un soggetto, si può prevedere un’ambientazione anche qua, magari venisse, devo avere un’idea.

– Prossimo film?

Il prossimo film esce il 27 febbraio, ancora non ho idea di quello che farò dopo.

– Una battuta sulla Roma e il Cagliari, c’è mezza Roma nel Cagliari..

E’ una squadra che sta molto simpatica, soprattutto ci sarà simpatica lunedì..

– Bravo Carlo, lunedì c’è Cagliari – Lazio, un pronostico?

Il Cagliari in casa è una squadra tosta, vedi che poi recupera anche quando perde e al 93’ riesce a riagguantare la partita, è una squadra che non molla mai, ha un gran carattere, un gran temperamento.

– Ma tu, al posto della Roma, Nainggolan l’avresti mai ceduto?

Che ti devo dire, non lo so, è un giocatore che se inquadrato bene e fa meno voli pindarici, può dare veramente tanto, perché ci mette tanta anima, tanta forza soprattutto.

– Un film in Sardegna?

Devo avere un’idea, se non ho un’idea non posso venire qui e fare una cartolina, senza un’idea non posso venire qua, così..

– Come hai trovato Cagliari? Come è cambiata?

Questo non posso dirlo, perché nel 1993 l’ho vista solo due ore, è come se avessi fatto un giro con la macchina. Oggi l’ho vista bene e mi ha impressionato bene, ho visto Castello, la casa di Lussu, la parte antica ..

– Che messaggi vuoi dare ai Sardi dopo questa visita?

Messaggio addirittura? No, voglio ringraziarli dell’affetto con cui mi hanno accolto, sono stati molto gentili.

Verdone appare quasi stupito dal grande affetto con cui i fans della Sardegna hanno voluto incontralo e festeggiarlo, poi un grande regalo offerto dal pianista Romeo Sciacca che ha eseguito un “concerto omaggio” per solo piano, con le musiche più significative dei film del regista – attore.

A seguire la consegna del premio alla carriera che Alessandro Macis e Patrizia Masala hanno motivato con una dedica stupenda, la cerimonia è stata arricchita dall’apporto del critico cinematografico Mario Patanè. Quindi altre domande del pubblico, tra giornalisti, fans e osservatori, il Carlo “nazionale” ha risposto a tutti con la sua flemma gentile e pacata, spiegando in poche parole, di essere un professionista serio e dedito all’arte del cinema che comporta sacrifici e attenzioni quotidiane che non possono essere scavalcate solo dall’estro creativo di un artista. Grazie Maestro Carlo, a si biri..