Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sotto casa una fogna a cielo aperto

Fonte: L'Unione Sarda
9 dicembre 2019

Sotto casa una fogna a cielo aperto

Un'oasi felice per gli affamati piccioni: atterrano sul liquame e cominciano a beccare disperati nella melma. Per chi si affaccia dal balcone di casa, invece, è tutta un'altra storia: una distesa d'acqua e fango che arriva dagli scarichi sottoterra. Una fogna a cielo aperto da cui ogni giorno si leva un lezzo intenso che riempie le cucine di chi abita nella palazzina comunale di via Cornalias 70. Numero civico che comprende anche il palazzo gemello, con accesso diretto in via Marghine, angolo via Quirra. Ieri mattina un risveglio maleodorante, come sempre, forse peggio sotto la spinta del vento che smuoveva le acque. Uno scenario di degrado e di scarsa igiene nel quale i residenti si trovano immersi da un po' di tempo. «Ormai sono mesi che i liquami circondano le case, proprio sotto i balconi dove viene stesa la biancheria».
La protesta
A farsi portavoce dei disagi dei residenti del civico 70 è Franco Caggiari che si è preso l'incarico di rappresentare i parenti che ci vivono da più di quarant'anni. «Ho contattato personalmente il Comune, l'assessorato alla Sanità, la Assl perché ormai la situazione igienico-sanitaria è gravissima, nonostante l'indifferenza delle istituzioni: i residenti, molti in affitto anche da cinquant'anni, non possono intervenire perché non sono proprietari, tanto più che si tratta di una ostruzione fognaria che interessa tutta l'area intorno e con l'intervento dell'autospurgo non siamo riusciti a sbloccare». È assurdo che dopo tante settimane il liquame fognario sia ancora lì. Anche perché dentro il cortile ci giocano i figli di chi ci abita. «Ho fatto presente la situazione anche ai vigili urbani, intervenuti recentemente con i vigili del fuoco e la protezione civile per transennare il muro di cinta, da tempo pericolante, sul lato di via Quirra: non sapevano niente, hanno fotografato i liquami dicendoci che avrebbero fatto rapporto al comando».
Degrado e abbandono
Il problema più urgente sono le fogne. «È previsto un intervento sulle fognature, comprendente il taglio stradale per rifare tutta la linea», assicura l'assessora Gabriella Deidda, «in questo momento le imprese hanno un lungo elenco di interventi di messa in sicurezza. Pertanto è stato chiesto al condominio di risolvere con l'autospurgo, noi opereremo non appena risolte le altre urgenze». Il fatto è - sottolinea Caggiari - «che noi combattiamo da un anno con le fogne. Abbiamo già chiamato l'autospurgo ma non è stato possibile risolvere il problema: il Comune faccia un sopralluogo per vedere se l'urgenza c'è o no». Palazzine comunali malconce ma il degrado è tutto attorno. Il biglietto da visita del 70 è un cancello di ferro arrugginito, sempre aperto. Dall'ingresso di via Cornalias entra chiunque, servendosi del cortile-scorciatoia per accedere all'altra palazzina gemella (con cancello divelto da anni, ora appoggiato sul muro) e sbucare in via Marghine, oppure via Seruci o mercato di via Quirra. L'abbandono è visibile sui tetti dove svettano antenne in disuso sballottate dal vento e per terra, con i pozzetti del cortile scoperti. Per i residenti «forse è più facile vincere un terno al lotto che risistemare il civico 70».
Carla Raggio