Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Riaprire le aree pedonali? Troppi rischi»

Fonte: L'Unione Sarda
7 dicembre 2019

«Riaprire le aree pedonali? Troppi rischi»

La riapertura a tempo delle aree pedonali in centro ha colto di sorpresa chi in via Manno, via Garibaldi e al corso Vittorio Emanuele lavora e vive. La delibera della giunta è di mercoledì pomeriggio è perché diventi servirà stabilire i dettagli, disporre la segnaletica e distribuire i pass. Ma la decisione è presa: dalle 8 alle 10 del mattino commercianti e residenti potranno accedere con le proprie auto per il tempo necessario a scaricare la merce o la spesa. La motivazione è scritta nel documento: «Nelle zone pedonalizzate risiedono numerose famiglie, molte delle quali composte da persone anziane, che necessitano dell'automobile per operazioni di carico e scarico di materiali o merci indispensabili per la vita quotidiana e che sono presenti numerose attività produttive i cui gestori lamentano difficoltà di accesso per le operazioni di carico e scarico»
Via Garibaldi
«Avrebbero potuto riaprire solo per due giorni alla settimana - riflette Nicola Atzeni dietro al bancone del Dylan caffè di via Garibaldi -. Perché non istituire delle navette elettriche per i residenti? Il rischio è che gli orari non vengano rispettati e si torni in fretta molti anni indietro». Dall'altra parte della strada Janette Basse dello YoYogurt si dice fiduciosa: «Non so come sarà, meglio aspettare prima di esprimere giudizi». Per Francesca Pillai, commessa nel negozio di oggettistica e gioielli al civico 73 uno dei rischi è che si perdano i benefici dei lavori di riqualificazione degli ultimi anni: «Temo che la pavimentazione con il passaggio continuo di auto e camion possa essere danneggiata, sarebbe un vero peccato perché via Garibaldi è davvero molto bella così».
Via Manno
Proseguendo lungo l'area pedonale riorganizzata dalla giunta Truzzu si arriva in via Manno. Qui c'è il Caffè letterario di Anselmo Paganessi: «Non è facile dire se si è favorevoli o contrari: di certo riammettere camion e auto è un rischio per i pedoni e per la strada che sarà inevitabilmente sporcata dai mezzi. Forse dovrebbero essere i corrieri a dotarsi di carrelli elettrici per poter più comodamente consegnare la merce». Anche Luca Inguaggiato della libreria al numero 88 di via Manno è perplesso: «Non capisco la ragione di questa decisione, le zone pedonali ci sono in tutte le città e nessuno ha nulla da ridire. E poi la maggior parte delle consegne ci viene fatta dopo le 11, che senso ha aprire tra le 8 e le 10? Se il problema è il rifornimento bastrebbero carrelli moderni, aree di sosta per il carico e scarico e un po' di tolleranza in più».
Corso Vittorio Emanuele
Superato largo Carlo Felice ecco corso Vittorio Emanuele affollato di tavolini, passanti e casette nelle quali gli artigiani propongono strenne di Natale. A pochi metri dall'incrocio con via Sassari, al banco della farmacia, Anna Della Porta ha accolto la notizia con un sorriso: «Io sono molto felice, la pedonalizzazione ci ha solo danneggiato». In fondo a corso Vittorio da tre mesi vive Fabio Pagano, torinese 37enne, che resta perplesso: «Io sono assolutamente contrario. Basta guardarsi intorno: sono più belle le persone delle auto».
Mariella Careddu