Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il semaforo c'è ma pochi lo rispettano

Fonte: L'Unione Sarda
4 dicembre 2019

Il semaforo c'è ma pochi lo rispettano

Un pedone attraversa la strada e un automobilista suona il clacson: solo in quel momento la persona a piedi si rende conto che sta passando con il rosso e torna su suoi passi. «Non mi ero accorto che era stato riacceso il semaforo», si giustifica. Comprensibile? L'impianto di piazza Costituzione è stato riattivato da qualche giorno: per alcuni rappresenta una sorpresa.
L'impianto
Ma in tanti, pedoni e automobilisti, bruciano scientemente quel semaforo. Sono le 10.30 di una mattinata di inizio dicembre: gli acquisti natalizi sono già cominciati e per andare da via Garibaldi a via Manno occorre attraversare piazza Costituzione. Il semaforo è stato riacceso perché i pedoni, passando nelle strisce ininterrottamente, di fatto bloccavano il traffico delle auto. L'impianto regola questo flusso.
Gli indisciplinati
O meglio, dovrebbe servire a regolare quel flusso. Invece, alle 11, dopo mezz'ora di osservazione, si contano addirittura 53 pedoni che hanno attraversato con il rosso. Il sociologo forse potrebbe trovare materiale per un'indagine: le più indisciplinate in questo mini sondaggio sono le donne (32), due hanno attraversato la strada con lo smartphone all'orecchio e senza guardare le auto. Gli uomini? Cinque ragazzi hanno bloccato il traffico per qualche secondo; curioso il fatto che, giovanissimi a parte (è passato con il rosso anche un ragazzo che viaggiava su un monopattino elettrico), la maggior parte sono distinti adulti in giacca e cravatta.
Gli automobilisti
In compenso, i maschi si trasformano quando si mettono al volante: nello stesso lasso di tempo, sono 13 gli automobilisti che bruciano il semaforo. Tutti uomini. E danno il meglio di sé: l'autista di un furgone che trasporta birra passa con il rosso, prima parcheggia male, poi si sposta più avanti nell'area di carico e scarico. Ma il mezzo sporge e il bus della linea 6 blocca il traffico, in attesa di poter passare quasi in controsenso, per un minuto.
I tempi
Eppure non c'è molto da aspettare in attesa del verde: le auto devono restare ferme per 22 secondi, i pedoni per 38. In teoria, dovrebbe essere un semaforo a chiamata: resta verde per le auto sino a quando un pedone non pigia il pulsante per prenotare lo stop. Ma il sistema così non funziona (lunedì è stato attivato in mattinata e staccato nel pomeriggio): nessuno pigia il pulsante e, stanchi di attendere, i pedoni attraversano con il rosso.
Le reazioni
Eppure, problemi a parte, quel semaforo piace. «Purtroppo», afferma Milena Satta, di Stroili gioielli, negozio proprio all'angolo, «i pedoni sono indisciplinati: era una processione senza fine. Già ora non si sentono più quei concerti di clacson ai quali eravamo abituati». Ma si rischiava anche tanto. «Non immaginate», interviene l'edicolante Manuela Locci, «quanta gente ci raccontava di aver rischiato di essere investita. Chiedevamo da tempo quel semaforo». È un coro di sì. «Aspettavamo da un sacco di tempo», dice Deborah Deiana della Bottega dello stile, «che venisse riacceso quel semaforo. Ora il traffico è più scorrevole».
Marcello Cocco