Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Vigili urbani: «Mai più da soli»

Fonte: L'Unione Sarda
3 dicembre 2019

«I vigili urbani durante il servizio di ordine di pubblico verranno affiancati da una pattuglia dei carabinieri, della polizia di Stato o della Guardia di finanza». La decisione del comitato per la pubblica sicurezza è stata annunciata ieri dall'assessore Paolo Spano durante la commissione consiliare riunita in sala Retablo. Nella lotta contro la microcriminalità e «per restituire serenità alle donne che ormai hanno paura di uscire di casa» sono previste nuove telecamere nei varchi della Marina, l'apertura di un presidio di polizia in piazzetta Savoia e una campagna di sensibilizzazione che coinvolga le famiglie responsabili «di non educare i loro figli».
Rischi per chi?
Fatte salve le dichiarazioni dell'assessore, interpretazioni contrapposte del termine “sicurezza” hanno generato un po' di confusione: da una parte i rappresentanti sindacali dei dipendenti comunali (vigili urbani compresi) pensavano di dover offrire un contributo sulle misure necessarie a tutelare la loro incolumità, dall'altra più di un consigliere pensava che all'ordine del giorno ci fosse la sicurezza dei cittadini, della quale più volte l'assessore Spano si è detto voler essere strenuo difensore. Per accontentare tutti nessun argomento è stato escluso dal dibattito a cominciare dalla percezione del pericolo nelle strade della città.
Punti di vista
«Assessore, le chiedo di non descrivere Cagliari come fosse il Bronx - ha detto Camilla Soru (Pd) -: viviamo in una della città più sicure d'Italia, questo dicono le statistiche. Ma se lei ha dati diversi la prego di illustrarceli». Nessun dato da analizzare «perché - ha replicato Spano - è risaputo che molte donne non denunciano le aggressioni subite. Io non credo alle statistiche, lei ha la sua percezione e io ho la mia e le tante segnalazioni quotidiane dei cittadini ai quali devo dare risposte». Per dare forza alle dichiarazioni dell'assessore il presidente di commissione Marcello Polastri ha voluto condividere l'sms che una sua conoscente gli ha inviato qualche giorno fa: «Non rivelerò il nome, ma questa donna mi ha scritto: “Prima non potevo stare in casa da sola per paura. Ora finalmente con questi nuovi servizi mi sento più sicura. Mi sembra un miracolo». Presto le polemiche hanno lasciato spazio ai sindacalisti per spiegare quel che non va per i dipendenti comunali a cominciare dalla carenza d'organico e la mancanza di risorse.
Impiegati nel mirino
«Viviamo una situazione di difficoltà continua, conosco un'assistente sociale che a causa di uno stalker gira sempre con una bomboletta al peperoncino - ha detto Rita Erriu (Cisl) -. Credo sarebbe utile istituire dei corsi che forniscano agli addetti allo sportello le competenze per gestire le situazioni più difficili con l'utenza. È una pratica già in uso in alcune aziende private perché a volte una parola può fare la differenza, vorrei ricordare che qualche anno fa un uomo si è presentato negli uffici di via Sauro armato di un'ascia». Anche sul punto Spano ha offerto la sua soluzione: «È triste che si debba arrivare a lezioni di autodifesa per le donne. Ma per quanto riguarda i vigili urbani abbiamo due istruttori molto preparati che faranno dei corsi ai 39 nuovi assunti».
A sottolineare i disagi provocati dalla carenza d'organico e quelli dovuti alla mancata manutenzione degli stabili pubblici anche Eugenio Meloni (Cgil), Natalino Loddo (Uil), Massimiliano Caboni (Csaral), Terenzio Calledda (Diccap) e Piergiorgio Pistis (Ugl).
Mariella Careddu