Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

L’ultimo applauso per Fara, grande dello sport sardo

Fonte: La Nuova Sardegna
29 novembre 2019

L’ultimo applauso per Fara, grande dello sport sardo

La basilica di Bonaria a Cagliari gremita per il funerale A salutare il presidente del Coni amici, dirigenti e atleti

CAGLIARI. Davanti all'altare, la bara di legno chiaro avvolta dalla bandiera a cinque cerchi, dove campeggia un grande scudetto tricolore. A pochi metri il gonfalone del Cagliari calcio sorretto da due ragazzi della squadra Primavera.

Nella Basilica di Nostra Signora di Bonaria, in tantissimi hanno voluto dare l'ultimo saluto a Gianfranco Fara, storico presidente del Coni sardo morto lunedì a 82 anni. Amici, dirigenti, politici, conoscenti e soprattutto tanti sportivi, che per anni hanno condiviso il suo percorso e l'amore per lo sport, apprezzando il suo grande lavoro. Ooltre ai colleghi del comitato regionale del Con, anche qualche compagno di squadra, come l'ex cestista Ezio Lotti, che indossò con Gianfranco Fara la maglia dell'Esperia negli anni Sessanta. Presente anche Beppe Muscas, ex allenatore della squadra esperina. E, confusa tra la grande folla che ha occupato i banchi non poteva mancare la delegazione del Cagliari composta dal presidente Tommaso Giulini, il dg Mario Passetti, il capitano Luca Ceppitelli con Alessio Cragno e Alessandro Deiola. Con loro anche il settore giovanile:il responsabile della Cagliari Football Academy Bernardo Mereu. Tra gli ex rossoblù anche Roberto Copparoni e Gigi Piras, portiere e attaccante del Cagliari anni Settanta. Un grande dolore, la scomparsa del presidente del Coni, nato nel 1937 a Martis, nell'Anglona, evidenziato nell'omelia dal frate mercedario che ha celebrato la messa funebre : «Non un lutto ma un grazie al Signore - ha detto padre Arcangelo Bonu nela predica - anche se i familiari in questo momento lo fanno a denti stretti. Bisogna dire grazie a Gianfranco per il suo lavoro, per l'interesse che ha avuto nei confronti dei giovani, grazie per lo sport che ha voluto vivere soprattutto dentro».


Parole commoventi per l’addio a un grande uomo di sport, prima atleta, poi dirigente e infine il numero uno del Coni, presidente per quasi quattro quadrienni olimpici. E, al termine della cerimonia religiosa, preceduta dalla benedizione della salma, è stato salutato con un lungo applauso dai tantissimi sportivi arrivati da tutta l'isola.