Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via Timavo, ancora rifiuti in strada

Fonte: L'Unione Sarda
18 novembre 2019

Via Timavo, ancora rifiuti in strada

Giovedì l'incendio di rifiuti negli scantinati e l'ennesima pulizia straordinaria della discarica (abusiva, ovviamente) di via Timavo. Ieri mattina, a distanza di dodici ore dall'intervento degli operai incaricati, i sacchetti neri sono nuovamente comparsi nella strada che si affaccia su via Is Mirrionis. Cinque, sei bustoni. È il segnale che gli incivili dei rifiuti non si rassegnano: per loro quella deve continuare a essere una discarica.
I controlli
Ma, questa volta, chi ha lasciato i rifiuti in quel punto rischia di pagare la sua scelta a caro prezzo. Avant'ieri, subito dopo l'incendio domato dai vigili del fuoco, sul posto sono arrivati il sindaco Paolo Truzzu e l'assessore all'Igiene urbana Alessandro Guarracino. E sono state immediatamente adottate alcune contromisure. «Abbiamo messo in funzione», dice il membro della Giunta, «le fototrappole». Che, quasi certamente, hanno immortalato gli incivili. «Nelle prossime ore visioneremo i filmati», garantisce Guarracino. Si cerca qualunque segno in grado di identificarli.
Il futuro
Una “guerra” che l'assessore vuole vincere a tutti i costi. Quei sacchi abbandonati resteranno per poco in via Timavo. «Occorre dare un segnale: verranno immediatamente portati via». Pian piano gli incivili dovranno rassegnarsi al fatto che quella non è una discarica, che la zona è controllata e, dunque, rischia parecchio chi decide di abbandonare i rifiuti. Nei prossimi giorni dovrebbero scomparire anche le carcasse delle auto che da anni, occupano una parte del cortile degli alloggi popolari (quella che dà su via Is Mirrionis).
L'incendio
Alle cinque di giovedì mattina qualcuno aveva dato alle fiamme i rifiuti ammassati negli scantinati, locali utilizzati da tempo come discarica al chiuso. Un rogo che ha spaventato gli abitanti, costretti ad abbandonare in fretta e furia le loro abitazioni. Fortuntamente nessuno ha lamentato conseguenze fisiche. Ma il fumo che è salito sino ai piani alti ha creato parecchi problemi. I vigili del fuoco, oltre a spegnere le fiamme (intervento durato circa due ore), si sono dovuti preoccupare di portare al sicuro alcuni anziani.
La situazione
È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Subito dopo l'incendio Truzzu ha annunciato l'intenzione di chiudere le cantine, trasformate nel tempo in discariche al chiuso. Ieri, davanti all'ingresso delle palazzine, erano ammassate masserizie portate via in fretta e furia dagli scantinati.
Marcello Cocco