Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In diecimila rapiti dal “Pisci a collettu”

Fonte: L'Unione Sarda
7 settembre 2009

Giorgino. Successo oltre le aspettative della 24ª edizione della Sagra del pesce. In fila per oltre un'ora 

Consumati oltre 26 quintali di muggini, seppie, triglie, totani e gamberi

Complimenti per la frittura mista, con gamberi, merluzzi, triglie e totani, e per la grande grigliata di muggini, seppiette e sardine.
L'odore del pesce arrosto ha circondato il Villaggio pescatori di Giorgino già dal pomeriggio, come una nuvola capace di attirare gruppi di visitatori con l'acquolina in bocca. La 24ª edizione della sagra del pesce si è chiusa ieri con un grande successo: «Venerdì erano presenti circa cinquemila persone», spiega Carlo Floris, presidente del Comitato di quartiere Villaggio pescatori, «e nella serata di sabato ancora di più. In tutto abbiamo contato più di diecimila presenze: stiamo crescendo di anno in anno».
LA PUBBLICITÀ La Sagra del pesce, nata per pubblicizzare il tratto di mare di Giorgino e per rilanciare l'attività ittica, è diventata oggi una delle feste più affascinanti del sud Sardegna, un appuntamento fisso che richiama migliaia di persone nel caratteristico borgo marinaro. Due giorni da trascorrere in un'atmosfera festosa, con fuochi d'artificio, musica latino americana, balli di gruppo e karaoke.
LUOGO CARATTERISTICO Accanto alla chiesa parrocchiale di Nostra Signora di Fatima è stata allestita una sala per un centinaio di ospiti, che hanno avuto la fortuna di mangiare comodamente seduti a tavola. Ma la festa è tutta nella piazza principale, decorata con tante bandierine colorate e divisa da due ali di folla: una fila interminabile di famiglie e gruppetti di amici che chiacchierano per ingannare l'attesa. Che in alcuni momenti della serata è stata di un'ora e mezza. Evidentemente ne vale la pena: lo conferma entusiasta chi ha assaggiato la burrida , su pisci a scabecciu o il polpo alla marinara. «Sono stato in fila per più di un'ora», racconta Giovanni Ortu, «ma adesso posso gustare i tipici piatti di pesce cagliaritani, cucinati secondo le antiche ricette: meglio che in ristorante».
PRELIBATEZZE Complimenti a non finire anche per la frittura mista, con gamberi, merluzzi, triglie e totani, e per la grande grigliata di muggini, seppiette e sardine. In totale, più di ventisei quintali di pesce e mille litri di ottimo Vermentino, offerto dalla Cantina sociale di Monserrato. «Tutto il pesce è sardo», assicura Carlo Floris, «i muggini sono di Cabras, le sardine di Porto Torres, e tutto il resto è stato pescato nel Golfo degli Angeli».
Tutto, tranne su pisci a collettu : «Non si tratta di pesce, ma di fave secche cotte con aglio e menta», spiega a chi non lo sapesse Antonella Sirigu, con il piatto colmo in una mano e un bambino piccolo in braccio, «una ricetta povera, che ormai non si trova più da nessuna parte».
I POLITICI L'atmosfera della sagra ha conquistato anche l'assessore regionale alla Programmazione e Bilancio Giorgio La Spisa: «È uno spettacolo, una delle tante cose semplici e genuine della nostra città; l'ennesima dimostrazione che Cagliari, pur con i suoi problemi, è meravigliosa». Una serata in allegria all'insegna del buon cibo anche per il consigliere regionale e comunale del Pdl Edoardo Tocco, ex presidente della seconda circoscrizione di cui fa parte anche il Villaggio dei pescatori di Giorgino: «Questa sagra è la massima espressione della Cagliari vecchio stampo, fa rivivere emozioni di altri tempi. La gente del Villaggio merita un applauso, perché fa tanti sacrifici».
I VOLONTARI L'organizzazione, curata da una cinquantina di volontari e da 14 addetti ai barbecue, ha avuto l'appoggio economico del Comune: settemila euro da parte dell'assessorato alle Attività produttive. «Ma non bastano, dobbiamo quotarci», spiega Carlo Floris. «Anche la Provincia di Cagliari ci aveva promesso qualcosa, speriamo che ci aiutino almeno per la sagra dell'anno prossimo».
FRANCESCO FUGGETTA

07/09/2009