Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le rette variano a seconda del reddito

Fonte: L'Unione Sarda
7 settembre 2009

Le tariffe Polemiche sugli aumenti



Da 30 euro sino a 440. Questo quanto può spendere una famiglia cagliaritana per iscrivere il proprio figlio in un asilo nido comunale. Di recente una coppia di coniugi cagliaritana aveva denunciato che le tariffe adottate dall'Amministrazione fosse tropo care, ma non se confrontata con quelle applicate in altre città italiane: a Lecco si può spendere anche 572 euro, a Belluno 535.
IL PREZZO Come deciso dalla Regione, per formare la tariffa il Comune deve prendere come base di riferimento non più l'Irpef ma il reddito Isee, ovvero l'indicatore che tiene conto del reddito, del patrimonio mobiliare, immobiliare e delle caratteristiche del nucleo familiare. E così arriva a 5.317,65 euro pagherà la quota minima, mentre chi supera i 40 mila euro (e non 20 mila come prevedrebbe la proposta regionale) quella massima. Tariffa, quest'ultima, stabilita sulla base dei prezzi medi richiesti dalle strutture private all'Amministrazione comunale, tariffa che copre circa un terzo del costo effettivo di assistenza per ogni bambino.
SOCIALI Per le famiglie che si trovano in stato di necessità, però, il Comune fornisce il servizio gratuitamente. Inoltre, per casi particolari, che saranno valutati dal Servizio sociale, potrà anche essere applicata una riduzione della quota di partecipazione. Per le famiglie, poi, è previsto anche un particolare concorso per avere uno “sconto”. Chi non raggiunge un determinato reddito può partecipare al bando “Ore preziose” che prevede un contributo massimo mensile di 250 euro per gli inserimenti nelle strutture autorizzate. A dare una mano alle famiglie c'è poi il bonus bebè che consente di ricevere mille euro per l'arrivo di un nuovo figlio, e anche un contributo “casa” per le giovani coppie. ( an. ber. )

07/09/2009