Rassegna Stampa

Il Sardegna

Pirri, al via i lavori anti alluvione ma i residenti restano in trincea

Fonte: Il Sardegna
4 settembre 2009

L'intervento. Da lunedì i primi interventi infrastrutturali contro gli allagamenti nelle zone più a rischio

Giagoni: tra sessanta giorni arriveranno i risarcimenti per gli immobili danneggiati a ottobre

Roberto Murgia cagliari@ilsardegnablu.it ¦

A Pirri, tra via Mara e via Pisano, gli animi si sono accesi quando è arrivato il sindaco. «Dottor Floris, non abbiamo più soldi: vogliamo vivere tranquilli e smetterla di avere paura ogni volta che esce una nuvola », gli ha urlato in faccia un uomo. «Dormiamo nei materassi buttati per terra perché non ci è rimasto nulla», ha detto una donna con le lacrime agli occhi. «Non abbiamo la bacchetta magica», ha risposto Emilio Floris, ieri in via Dolianova, fra le gente, per dare il via (a partire dal 7 settembre) agli interventi infrastrutturali studiati per evitare allagamenti nelle strade più a rischio. Un inizio, il primo stralcio del primo di quattro lotti di lavori che saranno ultimati nel giro di due anni, e che costeranno almeno quindici milioni di euro. Per ora il Comune ha stanziato 700mila euro per gli interventi più urgenti (300mila per il primo e 400 per il secondo stralcio): nell’area compresa tra le vie Italia, Dolianova e Ampere, entro due mesi, saranno integralmente sostituite le caditoie e realizzate sette griglie trasversali all’asse stradale per consentire una maggior intercettazione del deflusso. «Sono interventi necessari e urgenti per la messa in sicurezza della zona - ha detto l'assessore ai Servizi tecnologici, Gianni Giagoni - e che rappresentano una prima risposta alle richieste dei residenti, per evitare che ogni anno, con l’arrivo delle piogge, si ripetano episodi di allagamento di abitazioni e scantinati». Ancora, tre scolmatori di piena che, collegando i pozzetti di nera a quelli della rete pluviale, verseranno l’eccesso di portata di acqua piovana nella rete di scarico bianca. In una fase successiva sarà realizzato un bypass di intercettazione per consentire la demolizione dello sbarramento, all’imbocco di via Ampere, realizzato in passato per impedire che le acque reflue venissero scaricate nel canale di Terramaini.
L'ASSESSORE ai Servizi tecnologici ha dovuto rispondere anche alle domande sui risarcimenti mai arrivati per i danni subiti con l'alluvione del 20 ottobre. Un tasto che - insieme con le opinioni diverse, urlate da tecnici e residenti sulla priorità da dare agli interventi - è stato all'origine di momenti di tensione. Giagoni ha annunciato che tra due mesi verranno sbloccati i ristori dei danni per i beni immobili (un milione di euro), mentre si deve attendere per i beni mobili, per i quali la Regione ha concesso al Comune due milioni di euro. «Tutto questo non basta - commentano Emanuele Armeni e Giuseppe Cocco del Comitato per Pirri - i commercianti attendono ancora i rimborsi per i danni subiti dalle loro attività. E con fatica cercano di risollevarsi». ¦