E Truzzu ci crede: Europa? Si può fare

Gli amici di sempre, come il posto nel settore Distinti, un po' per scaramanzia e un po' per affezione. Tra i tifosi rossoblù che si prendono pioggia, tanta pioggia come ieri, o magari sole o vento, alla Sardegna Arena non manca mai anche il sindaco Paolo Truzzu, che dal 1986 non si perde una partita del Cagliari. Ultimamente, se glielo permettono gli impegni istituzionali.
«È stata una bella secchiata d'acqua benedetta - dice sorridendo - vedere un Cagliari così è una gioia enorme, perché ti diverte e gioca un grande calcio». Ma che significato assume per il sindaco di Cagliari, grande tifoso rossoblù? «Ti riempie di orgoglio, vedere lì la squadra della tua città, per la quale fai il tifo fin da ragazzino è una soddisfazione gigantesca».
Truzzu si tiene lontano dai posti nella tribuna coperta, un profilo basso da tifoso doc. Cosa la colpisce di più di questo Cagliari miracoloso? «La coesione di un gruppo che gioca a calcio divertendosi, senza pensare al resto, hanno voglia di mettersi in luce, di migliorarsi, la vivono con serenità e con gran qualità trascinando e divertendo un pubblico eccezionale come quello che ha preso tanta pioggia per quasi novanta minuti». Chi l'ha colpita di più tra i giocatori? «Senza dubbio Rog e Nainggolan, che tra assist e gol magnifico ha dato l'anima, ma tutta la squadra gioca in modo impressionante». E di Maran cosa pensa? «È un grande allenatore, sa il fatto suo, è preciso, meticoloso, posiziona bene gli uomini in campo». Obiettivo Europa, si può fare? «Certo che se giocano sempre come contro la Fiorentina, possono arrivare molto in alto, non sono risultati che arrivano per caso, però non mi sbilancio anche per scaramanzia».
Lo stadio
Per giocare le coppe europee, tuttavia, ci vorrebbe anche lo stadio. «È all'attenzione della commissione, aspetto che la delibera arrivi in consiglio comunale, dopo il Cagliari si occuperà della progettazione, metterà a bando e farà la gara. Così potranno iniziare i lavori». Qual è il suo augurio per i rossoblù? «Che raggiungano il prima possibile la salvezza e che continuino a farci sognare».
Valentina Caruso