Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Commercio, i saldi hanno frenato la crisi

Fonte: La Nuova Sardegna
4 settembre 2009

VENERDÌ, 04 SETTEMBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari



Nei negozi del centro confermati i numeri dell’estate scorsa




CAGLIARI. Tanti turisti, ma pochi affari. Non è stata un’estate esaltante per i commercianti cagliaritani. E i saldi sono serviti soltanto a recuperare parte delle perdite accumulate nella prima parte dell’anno. In via Manno sono in pochi ad essere pienamente soddisfatti dell’andamento della stagione. La crisi economica si fa sentire, anche se bene o male i negozianti riescono a contenere i danni.
«Rispetto all’anno scorso c’è stata una leggera flessione», ha detto Emiliano Mameli di Sash, «ma se consideriamo l’andamento nazionale dei mercati non possiamo lamentarci. Grazie ai saldi abbiamo recuperato rispetto all’inizio dell’anno». I settori più redditizi? «Sta andando molto bene l’abbigliamento femminile», ha proseguito Mameli, «ma l’incremento maggiore di acquisti è stato registrato nel settore maschile».
«In estate abbiamo avuto fra i nostri clienti moltissimi turisti, mentre sono stati pochi i cagliaritani, soprattutto nel periodo di ferragosto», ha affermato Regis Billy, titolare del negozio di abbigliamento maschile Celio. Che critica anche le date scelte dal Comune per “Shopping sotto le stelle”: «Quest’anno ci sono stati due appuntamenti: mentre il primo è andato bene, il secondo, giovedì scorso, è stato un flop, con pochissima gente in giro», ha concluso Billy. Profitti in linea con l’anno scorso per Oltre, negozio di abbigliamento femminile. «Quest’estate abbiamo confermato il dato del 2008», ha detto la titolare Consuelo Orofino, «ma fra i clienti ci sono stati meno turisti. L’anno scorso vennero tanti russi, quest’anno ne ho visti davvero pochi». Guadagni come nel 2008 anche per la profumeria Gardenia. «Riscuotono grande successo le promozioni che facciamo su alcuni prodotti con sconti del 30-50 per cento, e non c’è stato né un miglioramento né un peggioramento», ha dichiarato Martina, una delle cassiere. Molto peggio è andata al negozio di calzature Ap 1930 di Daniela Arrais. «I profitti vanno male», ha detto la titolare. La colpa? Della crisi economica, ovviamente. «In generale la crisi si sente, soprattutto nel modo di pensare delle persone, che tendono a spendere di meno anche quando potrebbero permettersi di spendere di più. Ci vorrebbe più ottimismo», ha argomentatola titolare, che ha aggiunto: «L’arrivo di tanti visitatori non basta. Quelli che vengono in città con i voli low cost sono soprattutto turisti poveri, poco propensi all’acquisto. Le uniche cose che comprano sono i piccoli souvenir». Soddisfatto di aver limitato le perdite Francesco Della Maria, titolare della gioielleria omonima. «Abbiamo avuto fra i clienti un aumento dei turisti», ha dichiarato il gioielliere, «ma il target era piuttosto basso: così i profitti, rispetto al 2008, sono scesi del 5-10 per cento». Cosa fare allora per provare a combattere la crisi? «Stiamo cercando di mantenere i prezzi il più possibile stabili», ha spiegato Della Maria, «anche se incontriamo difficoltà per i continui aumenti di prezzo dell’oro e dell’argento».
Tempi duri per i commercianti, quindi. E riprende a crescere anche l’inflazione: più 0,5 per cento rispetto al dato diffuso nel mese di luglio. Ma per il presidente del settore Federmoda della Confcommercio, Claudia Cannas, «non si devono fare allarmismi». «In estate abbiamo confermato i numeri dello scorso anno», ha detto, «e questo deve considerarsi un buon risultato. C’è stata una contrazione delle vendite nel periodo precedente i saldi, cui ha fatto seguito una crescita in occasione delle promozioni».
Paolo Camedda