Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I confratelli e la festa che dura un anno

Fonte: L'Unione Sarda
30 aprile 2008

Nella piazza e nella chiesa dedicate a Sant'Efisio i confratelli ultimano i preparativi della festa più importante della Sardegna.Sant'Efisio, la calma prima della tempesta. Ieri mattina nella piazzetta della chiesa che custodisce la statua del santo c'erano i silenzi di tutti i giorni. Uno scenario che verrà completamente ribaltato giovedì, quando la via e il tempio che prendono il nome dal martire saranno invasi da migliaia di persone. Ieri no. Ieri i preparativi che si ripetono seguendo un rituale non scritto, sono tutti degli stampacini, dei confratelli e delle consorelle. Che nell'aria c'è qualcosa di strano ed effervescente lo si capisce dalle telecamere di Sky che riprendono l'evento, dalla priora fresca di parrucchiere e dal presidente dell'arciconfraternita con due cellulari incollati perennemente alle orecchie. Quando si supera la soglia della chiesa l'emozione è da brivido. Il cocchio è pronto per ricevere il suo ospite. Sull'altare tirato a lucido c'è qualcuno che sistema garofani di un rosso abbagliante. E a pochi passi, in sacrestia, la statua di Sant'Efisio è pronta per la vestizione. È poggiata sul pavimento ed è spoglia, gli ex voto sono custoditi nel caveau della Banca di Roma. LA PRIORA La statua di Sant'Efisio «quello giusto», con la croce nel palmo della mano destra, è sovrastata da «quello sballiau» (quello sbagliato), che la croce ce l'ha a sinistra. Luisetta Atzeni, permanente da festa e occhiali scuri «da cantante» è un torrente in piena. L'adrenalina è quasi incontrollabile. Quando guarda, tocca o parla della statua, però, l'emozione prende il sopravvento. «Per me quello sballiau è il vero Sant'Efisio. È lui che ha salvato la città». Luisetta Atzeni, ha 70 anni, e da oltre 15 è la priora «sì, priora e non prioressa, come si dice nei paesi» a capo di sessanta consorelle che 365 giorni all'anno curano la chiesetta. «Qualcuna lavora, qualcuna è anziana e malata, ma tutte quando è il momento danno la loro disponibilità. Pensiamo ad addobbare il tempio, a tenere in ordine e pulito il cocchio appena restaurato». IL PRESIDENTE Nella cripta il presidente dell'arciconfraternita Andrea Loi si divide tra telefonate e una giornalista del canale Sky Marco Polo che con la una troupe sta preparando un documentario sulla sagra. Loi ha 44 anni e giura di tenere al Santo più di qualsiasi altra cosa al mondo. Quella di giovedì, per lui, è la festa che ha più visibilità, ma non la più importante. «Le date più rilevanti sono il 15 gennaio, il Martirio, e la terza settimana di ottobre per la Madonna del Riscatto». Loi è stato eletto nel 2006 e il suo mandato si concluderà nel 2008. Ha preso il posto di Ignazio Costantino, subentrato a Luciano Salis, compianta figura storica dell'arciconfraternita. «Un triennio nel quale, con gli altri 90 confratelli, ho il compito di custodire e diffondere il culto di Sant'Efisio». Non sembra sentire stress e fatica. «Siamo francescani e per noi la festa ha uno spirito allegro e tanta giocondità. Ogni sagra è sempre uguale, ma il fascino e le esperienze spirituali la rendono sempre diversa».IL GIOGO Anche per questa edizione della festa il cocchio di Sant'Efisio sarà trainato da Fai biri chini sesi , un giogo di buoi di proprietà dei fratelli Gianni ed Efisio Cabras di Monserrato. Gli animali, di razza sardo-modicano, arriveranno sino a Giorgino e poi verranno sostituiti da Non ti cumparisi ta viziu tenisi , per la tratta sino a Pula. «La prima coppia di buoi ha 15 anni, per questo ci sarà il cambio con animali di quattro anni, più giovani, forti e resistenti», spiega Gianni Cabras, 51 anni. È un confratello che mette a disposizione gratuitamente i buoi. «Con tanta fatica e spese. Ogni giogo, che curo personalmente, costa oltre 3500 euro all'anno».INFORMAZIONI Per qualsiasi informazione sulla sagra e sulla manifestazione Monumenti aperti è attivo un numero verde del Contact Center Bes. L'800881188 è a disposizione dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19, e il sabato e la domenica e i festivi dalle 10 alle 13.ANDREA ARTIZZU