Rassegna Stampa

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Reddito di cittadinanza in Sardegna, nessuna chiamata al lavoro (per ora)

Fonte: www.youtg.net
6 novembre 2019

Reddito di cittadinanza in Sardegna, nessuna chiamata al lavoro (per ora)

CAGLIARI. Nessuna chiamata per un posto di lavoro, da aprile a oggi, per i beneficiari del reddito di cittadinanza in Sardegna. Ma la macchina che prevede il coordinamento tra Inps, Anpal  e Aspal sta iniziando, anche se lentamente,  a entrare a regime. Stanno arrivando in questi giorni le prime telefonate per le convocazioni dei destinatari del sussidio ai colloqui con i navigator: 121 operatori sparsi in tutta la Sardegna che dovranno occuparsi dello sbocco occupazionale dei beneficiari della misura fortemente voluta dal Movimento Cinque Stelle. Si tratta di circa 40mila sardi.

Funziona così: Agenzia nazionale per il lavoro e Inps forniscono all'agenzia regionale l'elenco di chi gode del reddito di cittadinanza. L'Aspal, a sua volta, fa il primo giro di chiamate per colloquio e profilazione. E qui entrano in scena i navigator. Poi, come spiega il direttore generale dell'Aspal Massimo Temussi, entro sei mesi arriveranno le proposte per un posto di lavoro: "Da due settimane abbiamo iniziato a chiamare i beneficiari del reddito di cittadinanza", ha spiegato Temussi "entro gennaio 2020 ne incontreremo 9 mila. Per chi sarà convocato, entro i sei mesi arriveranno proposte di lavoro.

Le prime chiamate sono arrivate. Un primo gruppo su novemila che devono essere effettuate entro gennaio. E qualche beneficiario si è già presentato all'ufficio provinciale per i lavoro di Sant'Elia, a Cagliari.