Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I rifiuti “eterni”: le discariche oltre le bonifiche

Fonte: L'Unione Sarda
4 novembre 2019

I rifiuti “eterni”: le discariche oltre le bonifiche

A volte è questione di ore, altre di giorni. E poi ritornano puntualmente, proprio dove erano state eliminate. Le discariche abusive sono ancora ben lontane dall'essere sconfitte. Anche dove sono presenti, le telecamere non sembrano costituire un effetto deterrente e nel frattempo la collettività spende un sacco di soldi: ogni intervento di pulizia straordinaria pesa parecchio sulle casse comunali.
La mappa
“Sacchetto selvaggio” colpisce in tutta la città, ma il fenomeno delle discariche abusive si concentra soprattutto nei rioni popolari e nelle zone periferiche. Tra i quartieri più colpiti da questa piaga c'è sicuramente San Michele: via Doberdò, via Bosco Cappuccio, via Premuda e piazza Medaglia Miracolosa rientrano tra le strade ripulite più volte e nuovamente invase dai sacchetti. Stesso discorso a Sant'Elia, dove qualche incivile continua a depositare l'immondezza negli angoli più disparati e nascosti del quartiere, così come sulle strade principali. Un'altra zona ferita è l'area di via San Paolo: ad agosto le squadre delle ditte d'appalto avevano ripulito le strade e le cunette, eliminando ogni sorta di rifiuto. A distanza di poche settimane, però, i bustoni sono ricomparsi ai lati della strada. Anche a Mulinu Becciu, in piazza delle Muse, sono svolti periodicamente interventi straordinari di pulizia che durano però appena il tempo di portare via i rifiuti. A Calamosca invece, a pochi passi dalla spiaggia e dal mare, gli incivili continuano ad abbandonare di tutto, compresi vestiti e manufatti di cemento.
La videosorveglianza
Nonostante il Comune abbia potenziato il sistema di telecamere e siano arrivate le prime contravvenzioni - che vanno dai 25 a 500 euro, a seconda del tipo di rifiuto smaltito irregolarmente - gli incivili continuano a imperversare e non desistono dal loro intento. Emblematico il caso di via Timavo, dove la discarica abusiva, di fronte all'ospedale Santissima Trinità, non sembra conoscere crisi. Neanche le telecamere hanno impedito che la discarica, eliminata più volte, riprendesse vigore. Il cartello che segnala le telecamere è presente anche in via del Lentisco, nel quartiere Santa Teresa a Pirri, ma ciò non è bastato per fermare il ritorno dei rifiuti. Nello stesso punto, sgomberato questa estate, ci sono nuovamente i sacchi neri di spazzatura indifferenziata. Qualcuno, correndo il rischio di essere individuato, ha abbandonato perfino un grosso frigorifero, ora disteso sull'asfalto. I famigerati sacchetti sono ritornati anche sul marciapiede di via Giovanni Sanna, ripulita più volte nel corso dell'ultimo anno.
Punti dimenticati
Vi sono poi altri punti della città - meno visibili degli altri, ma non per questo meno importanti - in cui le bonifiche, compiute ormai già da alcuni anni, non hanno sortito l'effetto sperato. In via Jenner, tra il Brotzu e il Microcitemico, continua a esistere una maxi discarica dove si può rintracciare ogni genere di rifiuto. Identica situazione tra via Cinquini e via Serbariu, alle pendici del colle di San Michele. Nel 2016 venne effettuata una vasta opera di pulizia per riportare alla luce un'oasi verde caduta nell'incuria e nel degrado. A distanza di tre anni, in quello che sarebbe dovuto essere un giardino aperto a tutti, continuano a esserci erbacce, sacchi della spazzatura, escrementi e siringhe.
Matteo Piano