Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cimitero e registro per i bimbi non nati: proposta e polemiche

Fonte: L'Unione Sarda
2 ottobre 2019

IL CASO. I progressisti: aborto criminalizzato

Cimitero e registro per i bimbi non nati: proposta e polemiche 

Cagliari, mozione di Fratelli d'Italia: «Costruiamo il giardino degli angeli»

Un registro dei «bambini non nati» da seppellire nel «Giardino degli angeli» a Cagliari. Piccole bare che in realtà saranno «cassette che possono contenere uno o più concepiti» da tumulare con o senza il consenso dei genitori anche quando si tratta di feti al di sotto delle venti settimane.
La linea politica
C'è una frase nella mozione presentata dalla maggioranza di centrodestra del Consiglio comunale che fa la differenza in materia di aborto: «Si intende come bambino ogni forma intrauterina successiva all'atto del concepimento».
La proposta - non ancora iscritta all'ordine del giorno di Palazzo Bacaredda - ha uno scopo dichiarato: «L'importanza di riaffermare nella società civile il diritto-dovere del cittadino di sostenere e difendere la vita fin dal concepimento in tutte le sue esigenze e in tutto l'arco del suo sviluppo». E ancora: il fatto che «la definizione “prodotti abortivi” per questa amministrazione potrebbe essere sostituita da “bambini non nati”», che «lo smaltimento attraverso la linea di rifiuti speciali seppur legittimo urta contro i principi dell'etica comune» e che «il seppellimento debba di regola avvenire anche in assenza di richiesta dei genitori». In calce al documento che ieri ha innescato una catena di polemiche cominciate nel Municipio e arrivate fino alla Camera ci sono le firme di quasi tutti i consiglieri della maggioranza che sostiene il sindaco Paolo Truzzu destinatario della mozione insieme all'assessora alle Pari opportunità Rita Dedola. «Quando la mozione arriverà in Aula la discuteremo, io sono d'accordo. Si tratta di dare alle famiglie un luogo per la tumulazione nel pieno rispetto delle libertà di ciascuno», dice Truzzu.
La consigliera FdI
Ecco i punti chiave della proposta di cui è prima firmataria Stefania Loi, consigliera eletta con FdI, presidente della commissione Pari opportunità e presidente del Movimento per la vita. Se la mozione passasse la Giunta dovrebbe individuare un'area al camposanto di San Michele da destinare al “Giardino degli angeli”, disporre che il Comune (qualora non siano i genitori a farne richiesta) si occupi della sepoltura e ne paghi le spese e istituisca un «registro dei bambini non nati».
Le reazioni
Immediata la reazione dell'opposizione progressista che chiede con urgenza il ritiro della mozione. «Crediamo che tali proposte, oltre che essere contrarie alla legge vigente, costituiscano una inopportuna intromissione nelle scelte individuali. Se questa mozione dovesse essere discussa e approvata, le donne che scelgono per i più svariati motivi l'interruzione volontaria di gravidanza secondo le modalità previste dalla legge, verrebbero stigmatizzate con una prassi che riconosce lo status e il nome di bambino a un embrione». Questa la difesa del deputato di Fratelli d'Italia Salvatore Deidda che scrive: «Sapete qual è uno dei primi Comuni che ha avuto il Cimitero dei bambini non nati? Firenze, governata dal Pd e dalla sinistra e come sindaco c'era Matteo Renzi. Non c'è niente di ideologico e stupisce questa levata di scudi. Invece di chiamarli scarti di aborto, buttarli nell'immodezza, le mamme e i babbi possono trovare conforto, avendo un luogo dove ricordarli, pregare». Decisa presa di posizione della consigliera regionale pentastellata Desirè Manca: «È inaccettabile. Non vedo l'obiettivo di dare conforto a chi ha perso un figlio prima di poterlo stringere a sè, ma il tentativo, inquietante, di gestione di questioni che appartengono a scelte decisive per la vita delle donne».
Il sindacato
«Sconcerta la proposta avanzata nella mozione del centrodestra alla guida del Comune», scrive la Cgil. «A meno che non si voglia mettere in discussione l'autodeterminazione delle persone, la libera scelta delle donne e imporre, attraverso provvedimenti amministrativi, cosa si deve o non si deve fare per non urtare la presunta “etica comune”. Si chiede che la mozione venga ritirata».
Mariella Careddu