Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Porto canale in Consiglio

Fonte: L'Unione Sarda
2 ottobre 2019

COMUNE.

L'intera seduta dedicata all'area fronte mare sottoposta a vincolo

Il Porto canale in Consiglio

Deiana: «Al via il cantiere per recintare la zona franca doganale»

«Mi farò portavoce delle istanze di questa Assemblea con il presidente Conte». Tempismo perfetto per la seduta del Consiglio comunale che ieri è stata dedicata interamente alla vicenda del Porto canale. Nell'aula - affollatissima - tutte le parti in causa (tranne la Soprintendenza) - nella vicenda che è «determinante per lo sviluppo economico della città», ha detto il sindaco Paolo Truzzu in apertura dei lavori.
Zona franca
Tra gli ospiti speciali al banco della giunta il presidente dell'Autorità portuale Massimo Deiana che oltre a ricostruire le tappe della vertenza ha comunicato una buona notizia al Consiglio. «Il 7 ottobre verranno consegnati i lavori per la recinzione dei sei ettari di zona franca doganale per la quale la Regione nel 2016 ha stanziato un milione 300 mila euro a favore del Cacip che a sua volta ha investito 700 mila euro».
L'agenda
Le buone notizie sono finite qui, il resto è stato il riepilogo di quanto accaduto finora con il porto fermo a causa di un vincolo paesaggistico che due anni fa sembrava superato dalle autorizzazioni rilasciate al piano di sviluppo regionale e che invece è ancora valido in seguito al ricorso presentato dal Ministero dei beni ambientali alla Presidenza del consiglio dei ministri. E qui torna in scena il premier Giuseppe Conte al quale oggi Paolo Truzzu sottoporrà la questione del Porto canale e della Zes (zona economica speciale).
«Zone umide»
La preoccupazione in merito alla soluzione della vicenda è cresciuta in Aula quando l'assessora regionale Alessandra Zedda ha annunciato: «L'altro ieri ho avuto un confronto con la soprintendente che in merito al Porto canale mi ha fatto notare che al di là del vincolo quelle di cui ci stiamo occupando sono zone umide. Non nego che mi sono preoccupata e non poco». A bloccare qualunque attività nell'area del porto (due progetti sono già pronti, uno sull'avamposto Ovest verso Sarroch e l'altro per il polo cantieristico a Est) è un vincolo paesaggistico.
L'ordine del giorno
A coordinare e volere fortemente che del caso si occupasse l'Aula di Palazzo Bacaredda è stato il presidente Edoardo Tocco che forte della decisione presa in conferenza di capigruppo ha invitato rappresentanti delle istituzioni, gli operatori commerciali e i sindacati a intervenire. Al termine del dibattito l'Aula ha votato all'unanimità un ordine del giorno in cui si chiede «lo sblocco dei vincoli paesaggistici e ambientali e l'istituzione della Zes». ( m. c. )