Rassegna Stampa

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Cagliari, stadio e centro commerciale a Sant’Elia: “Tempi più lunghi per il via libera”

Fonte: web Castedduonline.it
1 ottobre 2019

Cagliari, stadio e centro commerciale a Sant’Elia: “Tempi più lunghi per il via libera”

Slitta l’ok definitivo. Angioni: “Gli spazi commerciali servono a garantire l’equilibrio finanziario all’operazione. Senza quelli non si fa nulla”. Cocco Ortu: “Se il piano è questo serve una nuova variante. Con il rischio di un importante aggravio nel cronoprogramma pubblico-privato di realizzazione del nuovo stadio”

 

Stadio, c’è il rischio di un allungamento dei tempi. Un nuovo passaggio oggi in commissione Urbanistica. Davanti ai commissari i funzionari del Comune, i redattori del piano guida su Sant’Elia (la cornice all’interno del quale dovrà essere definito il progetto del nuovo stadio) e l’assessore all’Urbanistica Giorgio Angius.

“C’è stato un importante approfondimento”, spiega Antonello Angioni, Sardegna 2020, presidente della commissione Urbanistica; “nel corso del quale sono stati formulati rilievi e osservazioni. Non c’è alternativa agli spazi commerciali. Ma non sarà un centro commerciale vero e proprio. Non si venderanno patate, per intenderci e non c’è alternativa. Non possiamo pretendere che a fronte di un investimento privato così importante la società si metta a vendere fiori. Serve un’operazione che garantisca equilibrio finanziario, perché solo così le banche garantiscono le liquidità per il project financing. E poi non c’è alternativa: il Comune di Cagliari dove li trova 80 milioni di euro per rifare lo stadio? L’importante”, conclude, “è che lo stadio si inserisca nel piano guida e sia coerente con l’esigenza di cucire il rione di Sant’Elia col resto della città”.

Gli spazi commerciali saranno suddivisi in quattro blocchi che saranno realizzati nella superficie attualmente occupata dalla Sardegna Arena: “All’interno dei blocchi”, aggiunge Angioni, “ci sarà uno spazio verde pubblico”.

“Ancora non abbiamo a disposizione i documenti che concretizzano una proposta che vede un brusco cambio di approccio rispetto alla dichiarazione di pubblico interesse approvata a marzo dello scorso anno”, denuncia Matteo Lecis Cocco Ortu, consigliere comunale Pd, “salta agli occhi la notevole diminuzione di parcheggi e l’occupazione delle aree libere tra lo stadio e il rione di San Bartolomeo da parte di volumi che dovrebbero ospitare le attività commerciali e i servizi (ancora non è chiaro se anche residenze) con l’obiettivo di creare una “riconnessione” tra il rione di Sant’Elia e la città. Resta la previsione di declassare viale Ferrara riportandola a livello del suolo. Per ora è poco chiaro l’approfondimento relativo alla viabilità, all’accessibilità e alla nuova infrastrutturazione (con una nuova strada carrabile che attraversa il canale in prosecuzione della via Rockfeller).
A quanto abbiamo visto”, conclude Cocco Ortu, “non dovremo approvare solo un “progetto guida” ma una nuova variante urbanistica sostanziale che andrà a modificare quella che avevamo approvato definitivamente a febbraio 2017. Con il rischio”, denuncia, “di un importante aggravio nel cronoprogramma pubblico-privato di realizzazione del nuovo stadio”.

Nemmeno oggi in commissione il piano è stato votato. Servirà almeno un’altra seduta. Domani il piano non sarà in aula. Per l’approvazione definitiva i tempi si allungano.