Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I mastelli condominiali giorno e notte in strada

Fonte: L'Unione Sarda
23 settembre 2019

LA DENUNCIA.

Esposto in Procura: «Sottraggono parcheggi, non pagano il suolo pubblico e causano problemi igienici»I mastelli condominiali giorno e notte in strada

A San Michele e Is Mirrionis i contenitori della differenziata lasciati di fronte alle abitazioni

Mastelli condominiali perennemente in strada o sui marciapiedi. In alcuni quartieri della città la raccolta differenziata sta prendendo una nuova piega: i grandi contenitori colorati invece di essere custoditi in spazi condominiali vengono lasciati all'esterno degli edifici, lungo i passaggi pedonali e nella carreggiata. I problemi sono facilmente immaginabili: meno parcheggi per le auto, pessima igiene, difficoltà di spostamento, soprattutto per anziani e disabili.
Il tour del degrado
Non solo sacchetti abbandonati e discariche ovunque, le grane arrivano anche da chi effettua in modo corretto la raccolta differenziata. Per comodità, per mancanza di spazi o altri motivi tra Is Mirrionis e San Michele i mastelli rimangono in strada giorno e notte. Non sempre vengono puliti e igienizzati e diventano l'habitat ideale per topi e blatte che scorrazzano indisturbati. L'afa e il caldo di questi giorni, poi, fanno il resto: l'odore nauseabondo rende l'aria irrespirabile. Problemi anche sul versante sicurezza. I contenitori “parcheggiati” in strada, non avendo sistema di frenatura, si spostano spinti dal vento e, come accaduto durante l'ultimo nubifragio, con la forza dell'acqua.
In via Is Mirrionis questa bruta abitudine è molto diffusa. Tra via Cadello e via Timavo molti bar e market lasciano i mastelli per la differenziata sui marciapiedi. Di fronte all'ospedale passare in carrozzina o con le stampelle è difficile e pericoloso. È sufficiente addentrarsi a San Michele per registrare situazioni paradossali. Come in via Pertusola. «È sempre così, lo fanno tutti», commenta un operatore ecologico armato di ramazza. Anarchia anche in via Quirra e in via Brianza, dove i contenitori di una scuola giacciono tra il muro e i dissuasori creando una strettoia. Peggio nel quadrilatero compreso fra via Argentiera, via Baudi di Vesme, via Flumentepido e via Quintino Sella. Decine di mastelli in fila per due sono diventati l' isola ecologica sempre a disposizione dei proprietari degli appartamenti.
Il degrado fa bella mostra anche in viale Regina Elena, a pochi passi dall'ingresso del parcheggio multipiano una fila di bidoni e buste di spazzatura abbandonata sono la pessima cornice del terrapieno.
La denuncia
«Ci sono condomini di sere A, che si sono organizzati per la movimentazione e la pulizia dei mastelli sostenendone le spese, e di serie B, che utilizzano la carreggiata stradale indisturbati quale estensione della proprietà condominiale e non pagano neanche l'occupazione del suolo pubblico», scrive Carlo Perra, in una nota inviata al sindaco, al comando della Polizia municipale, alla Procura e al nostro giornale.
Il sindaco
«Sui controlli prima c'era molta tolleranza», afferma il sindaco Paolo Truzzu. «Non risultano autorizzazioni per i mastelli condominiali esterni. Faremo le verifiche e, nel caso, prenderemo provvedimenti.
Andrea Artizzu