Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sardegna, le cartoline della vergogna

Fonte: L'Unione Sarda
1 settembre 2009


Da Cala Gonone al sud dell'Isola acque e spiagge inquinate

Una lunga, interminabile scia di rifiuti. Da nord a sud, da oriente a occidente. Non è stata proprio una bella estate, per la Sardegna, trasformata in isola-palcoscenico capace di ospitare immondezzai senza fine. Sporcizia sotto gli occhi di tutti, turisti compresi. Furibondi per aver trovato spiagge e coste luride, strade incorniciate dai sacchi della spazzatura gettata dai soliti ignoti, abbandonata sulle cunette dai cafoni di turno. E poi l'acqua. Il mare. Vanto di quella Sardegna da cartolina paragonata (a torto o a ragione) ai tropici. Cala Gonone, è storia di queste ore. Il paradiso è diventato una fogna. L'avevano denunciato nei giorni scorsi gli sfortunati frequentatori di questi lidi, i bagnanti costretti a scontrarsi con i capricci di un impianto fognario andato in tilt. E sono stati fiumi di liquami. Un torrente continuo di acque nere e putride che hanno invaso la baia. Per i tecnici dell'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpas) i coliformi fecali hanno superato di seicento volte i limiti di legge. Una mazzata, insomma, che qualcuno chiama senza eufemismi emergenza ambientale e sanitaria. E che potrebbe finire nelle mani della magistratura.
Davvero una stagione da dimenticare. O se si vuole, da ricordare per evitare di ripeterla.
Sul versante opposto, dalle parti della Riviera, a far gridare allo scandalo era stata la magnifica litoranea che collega Alghero a Bosa. Viaggio tra panorami mozzafiato e un letamaio in cunetta che il fiato e il sospiro lo mozzava con i suo olezzi che poco o nulla sapevano di mirto, lentisco e salsedine. Così in Costa Verde, così nel Cagliaritano. Nelle strade del mare affacciate sul Golfo triste degli Angeli.
ANDREA PIRAS

01/09/2009