Rassegna Stampa

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la vergogna della Torre dell’Elefante, avvolta da orrendi ponteggi da quasi due ann

Fonte: web Vistanet Cagliari
18 settembre 2019

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La foto: la vergogna della Torre dell’Elefante, avvolta da orrendi ponteggi da quasi due anni

La Torre dell'Elefante da due anni (poco meno) è avvolta da obbrobriosi ponteggi metallici, montati per sostituire le strutture interne di legno, tarlate. Per fissare i ponteggi è stata bucata la pietra calcarea di cui è composta la torre. Passano giunte, sindaci, governi e governanti: resta la vergogna.

  
In epoca spagnola la Torre dell’Elefante venne utilizzata anche come carcere e alle sue porte venivano appese le teste mozzate dei prigionieri condannati a morte e decapitati nella vicina plazuela (l’attuale piazza Carlo Alberto), come monito per la popolazione.

Nel 1671 le teste del marchese di Cea, don Jayme Artal di Castelvì, di don Silvestro Aymerich, don Francesco Cao e don Francesco Portugues furono tagliate perché i nobili in questione furono ritenuti (secondo un processo sommario) implicati nell’omicidio del viceré Camarassa del 1668. Le teste degli ultimi tre furono svuotate e riempite di sale e tutte e quattro rimasero appese sulla Torre dell’Elefante all’interno di una gabbietta per 17 anni. Come monito.

Riproporre determinate “usanze” urterebbe la sensibilità dei più ma le punizioni per chi sbaglia, quelle, sarebbero sempre ben gradite, soprattutto per chi non ha riguardo per i beni comuni. La Torre dell’Elefante da due anni (poco meno) è avvolta da obbrobriosi ponteggi metallici, montati per sostituire le strutture interne di legno, tarlate. Per fissare i ponteggi è stata bucata la pietra calcarea di cui è composta la torre.

Sino a quando Soprintendenza e precedente giunta comunale si rimpalleranno le responsabilità resteranno i ponteggi (che nascondono i danni). E cagliaritani e turisti sono costretti a vedere uno dei simboli della città ridotto così.