Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Fuoco e discariche minacciano il parco

Fonte: L'Unione Sarda
12 settembre 2019

MOLENTARGIUS.

Un piano di indagine ambientale da 500 mila euro a Su Idanu interessato dai fumi tossici

Fuoco e discariche minacciano il parco Continua la battaglia contro gli incendiari e chi abbandona rifiuti vicino all'area protetta

La peggior minaccia viene dai canneti. Un paradosso per un parco d'acqua e di stagni che proprio in quelle oasi di verde offre casa a tantissime specie di uccelli. È lì che gli incendiari trovano terreno fertile per appiccare le fiamme. Quei roghi che corrono veloci metteno in serio pericolo Molentargius.
La spazzatura
Ma il fuoco ha un altro alleato: l'immondezza. E di rifiuti, a incoronare il parco regionale tra Cagliari e Quartu, ce ne sono parecchi. Discariche bonificate chissà quante volte e altrettante volte rinate. Spesso così antiche da essere state coperte dalla vegetazione e dalle canne ben prima che Molentargius diventasse area protetta.
L'estate 2017
A ricordarlo (e farlo drammaticamente riscoprire) furono i “fuochi fatui” (così vennero battezzati due anni fa) quando - era il 14 luglio - cominciarono a scoppiettare inspiegabilmente tra l'immenso canneto di Su Idanu. Fu l'anno delle fumarole e dell'allarme inquinamento che risvegliò la memoria storica di quando in quella zona il rio Is Cingiaus, negli anni Sessanta e Settanta, scaricò tonnellate di spazzatura, di plastica e pneumatici, laterizi ed elettrodomestici, lattine d'olio e chissà quant'altro. È tutto ancora lì. L'immenso immondezzaio è stato sotterrato, soffocato in attesa di una bonifica e soprattutto dei fondi per poterla attuare. Tutto questo mentre la Forestale sta per consegnare nelle mani della Procura il risultato delle indagini. «L'estate 2017 è stata stata una stagione piuttosto secca e l'apparato radicale del canneto di Su Idanu, perennemente bagnato, è rimasto all'asciutto, esposto così alla combustione anche per la presenza massiccia dei rifiuti», spiega il comandante della stazione forestale di Cagliari-Molentargius, Antonio Zonca. Intanto la Regione ha consegnato al Parco di Molentargius un finanziamento di 500mila euro per intervenire in questa zona con il cosiddetto Piano di caratterizzazione. «È stato affidato a una società specializzata», spiega la biologa Laura Durante. «Vogliamo però estendere lo studio anche oltre la zona dei fumi tossici del 2017 con il Piano di indagine ambientale che interesserà l'area intorno al Bellarosa Minore e oltre, ben sapendo che questa era stata occupata, in passato, da una grandissima discarica».
I roghi
L'ultimo incendio che ha minacciato il parco è del 20 agosto scorso. Prima ancora le fiamme erano divampate il 20 luglio. Canneti, sempre canneti. Pochi giorni fa una pattuglia della Polizia ha fermato un cinquantenne senza fissa dimora mentre si accingeva ad accendere un fuoco in via Delle Rondini, in quello spicchio di Molentargius dove la città confina con il parco regionale. «Anche qui - racconta il direttore Claudio Papoff - c'è una vecchissima discarica ormai inglobata tra la vegetazione difficilissima da bonificare se non con l'eradicazione completa. Sempre in quest'area abbiamo eliminato parecchia spazzatura e speriamo sia la volta buona».
Andrea Piras