Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

A rischio i fondi per l'Unità d'Italia

Fonte: L'Unione Sarda
31 agosto 2009

Interrogazione di quattro deputati a Tremonti. Il sindaco: «Battaglia sacrosanta» 

Il Pdl: il Betile non si fa, destiniamoli al tunnel di via Roma

Il primo firmatario Mauro Pili denuncia il rischio che la città sia esclusa dalle opere per i 150 anni dell'Unità d'Italia.
Cagliari rischia di restare esclusa dalla distribuzione dei fondi che il Governo, in autunno, rimodulerà in via definitiva per opere da realizzare in concomitanza dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, che ricorre nel 2011. Il rischio, più che concreto, è stato denunciato nei giorni scorsi dai deputati sardi del Pdl Mauro Pili, Paolo Vella, Settimo Nizzi e Bruno Murgia. E una sponda arriva immediatamente dal sindaco Emilio Floris, che unisce anche il suo appello all'esecutivo affinché i fondi, inizialmente stanziati per la realizzazione del museo del Betile (progetto ormai sfumato), vengano impiegati in un'altra opera al servizio della città e dell'Isola intera e non compresi tra quelli da “tagliare”.
L'INTERROGAZIONE «Abbiamo chiesto, all'interno dell'istanza presentata affinché ci sia un riequilibrio a favore della Sardegna delle risorse previste dal Dpef per le infrastrutture, che la città di Cagliari non venga esclusa dai finanziamenti per i festeggiamenti dell'Unità d'Italia - racconta Mauro Pili, primo firmatario dell'interrogazione al ministro Tremonti e alla presidenza del Consiglio dei ministri - è necessario che vengano riprogrammate le risorse finanziarie, fin qui inutilizzate, destinate inizialmente alla realizzazione del museo del Betile. Quegli oltre 30 milioni dovrebbero, a nostro avviso, essere spostati nel capitolo per la costruzione del tunnel sotterraneo che collegherà via Roma con le grandi arterie viarie sarde. Un'opera importante non solo per Cagliari, visto che consentirebbe di migliorare l'interconnessione di porti e aeroporti sardi con il resto del Paese».
IL SINDACO Una battaglia che è condivisa e fatta propria dal primo cittadino Emilio Floris: «Si tratta di un'istanza giusta, che anch'io mi premurerò di mettere in cima all'agenda delle questioni da affrontare con il presidente della Regione e il Governo - afferma - ci sono tantissime ragioni, soprattutto storiche, che ci fanno dire che la nostra città non può essere esclusa da questo programma di infrastrutturazione. Nell'organizzazione delle celebrazioni per l'Unità si dovrà, giocoforza, assegnare un ruolo preminente alla nostra Isola e al suo capoluogo. Non foss'altro perché l'allora Regno d'Italia nacque da un allargamento di quello di Sardegna».
IL TUNNEL Sulla destinazione dei fondi che si cerca di recuperare dopo il tramonto dell'idea legata al Betile, Floris non si sbilancia: «Per il tunnel riteniamo di essere sufficientemente coperti, anche se non escludo che nuovi finanziamenti potrebbero metterci ancora più al sicuro - conclude - l'importante in questa fase è, comunque, che il Governo riconosca la nostra centralità. Per questo la richiesta dei deputati sardi mi sembra lodevole e da appoggiare». Ora non resta che da attendere le risposte della presidenza del Consiglio dei ministri, che avrà l'ultima parola. ( a. mur. )

29/08/2009