Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Radici, buche, gradini: rete stradale da rifare Molti i pericoli per auto e moto: dai tombini di via

Fonte: L'Unione Sarda
2 settembre 2019

IL REPORTAGE.

Dal centro alla periferia la situazione non cambia: ovunque c'è un urgente bisogno di manutenzione

Radici, buche, gradini: rete stradale da rifare Molti i pericoli per auto e moto: dai tombini di via Dante fino all'asfalto di via Abruzzi 

Piazza Matteotti e via Roma, le due porte d'accesso alla città capoluogo della Sardegna. Due biglietti da visita non all'altezza. Chi scende dal treno dopo essere atterrato all'aeroporto di Elmas si ritrova in una piazza Matteotti da day after : asfalto sbriciolato e rappezzato, buche, gradini longitudinali; invece, chi esce dal porto in auto ammira quello strano connubio tra la vecchia pavimentazione a lastre e l'asfalto posato in tempi più recenti.
Il centro
Se per il turismo c'è un problema estetico, per chi vive in città tutto l'anno il disagio è serio. Chi usa l'auto mette a dura prova gli pneumatici e le sospensioni mentre ciclisti e motociclisti rischiano molto di più, magari una caduta dagli esiti imprevedibili. E, sia chiaro, i problemi non sono, come si potrebbe pensare, soltanto in periferia. In via Sonnino i tanti gradini perpendicolari al senso di marcia testimoniano i lavori per i sottoservizi fatti nel tempo. In via Paoli, se è possibile, la situazione è peggiore: anche in questo caso, si tratta di ripristini non fatti certo alla perfezione; solo che, rispetto a via Sonnino, l'asfalto tende a cedere.
San Benedetto
Le cose non migliorano per chi, a bordo di auto o moto, percorre via Dante. Anzi, c'è un'insidia ulteriore per i ciclisti: le lastre metalliche che chiudono i tombini. L'incrocio con via Todde è quasi un percorso di guerra: in pratica, tra buche, gradini, coperchi metallici e ripristini effettuati malamente, c'è tutto il campionario di quello che non si dovrebbe trovare in una strada urbana.
Le periferie
Figurarsi qual è la situazione lontano dal centro. A San Michele, seguendo il percorso della linea 1 del Ctm verso Mulinu Becciu, le cose non sembrano messe male in via Is Mirrionis, via Emilia e via Abruzzi. Ma basta svoltare a sinistra per trovarsi davanti una pavimentazione da terzo mondo. A Mulinu Becciu il gradino per l'attraversamento pedonale nei pressi del Brotzu sembra quasi una presa in giro: ci sono già le buche e i diversi avvallamenti a consigliare una riduzione della velocità. A Pirri, invece, via del Canneto è quasi un biliardo ma basta girare in via San Martino per trovarsi davanti al disastro. Tutto sommato, è invece accettabile la situazione di via Vesalio.
I viali
Se non bastasse, Michele Vacca, referente dell'Ami (Associazione motociclisti incolumi), segnala un altro problema: le radici degli alberi. «Recentemente in viale Diaz», racconta, «i tecnici e gli agronomi del Comune sono intervenuti su alcuni alberi eliminando diversi dossi. Bisognerebbe avere il coraggio di spostare dalle strade gli alberi più problematici». Un problema che esiste anche in altre strade, come viale Diaz, viale Merello e via Firenze. Alberi, suggerisce Vacca, da spostare in zone lontane dalle carreggiate e da sostituire con piante meno invasive. Tante strade note, eppure la più temuta da chi va su due ruote è un'altra: «Viale Giussani», afferma Vacca. In effetti, quelle radici che spuntano soprattutto nella parte iniziale dell'arteria sotto viale Buoncammino fanno davvero paura.
Marcello Cocco