Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rifiuti: i concessionari pagano un extra

Fonte: L'Unione Sarda
27 agosto 2019

Rifiuti extra. Fuori dall'appalto pubblico milionario: lo smaltimento degli scarti animali prodotti al mercato di San Benedetto verrà pagato dai concessionari e dal Comune. Lo ha comunicato il dirigente del Municipio, Gian Battista Marotto, ieri mattina alla commissione Attività produttive presieduta da Pierluigi Mannino che ha ospitato anche l'audizione dell'assessore di riferimento Alessandro Sorgia.
A sollevare il problema della spazzatura al mercato, ai primi di agosto, era stata proprio la ditta incaricata della raccolta lamentando la presenza nei mastelli del secco di scarti di lavorazione animale che - in quanto rifiuti speciali - devono essere smaltiti a parte. «Inizialmente ci avevano dato tempo fino ai primi di settembre, ma poi abbiamo dovuto accelerare e così il servizio in via sperimentale è stato affidato all'unica ditta individuata dagli uffici attraverso un'indagine di mercato», ha spiegato Marotto.
Le regole
La sperimentazione durerà tre mesi durante i quali l'avvocato dei concessionari potrà valutare se davvero gli scarti animali debbano restare fuori dall'appalto comunale dei rifiuti. Nel frattempo, i commercianti dovranno pagare 27 centesimi più Iva per ogni chilo prodotto mentre il Comune ha stanziato 5.900 euro (Iva compresa) per il canone trimestrale.
Gli altri temi
I mercati sono anche al centro del piano di ristrutturazione per il quale il sindaco Paolo Truzzu ha richiesto 68 milioni di euro alla presidenza del Consiglio dei ministri. «Abbiamo avuto rassicurazione sul fatto che i soldi ci sono, certo la situazione attuale del governo temo possa rallentare l'iter, ma di sicuro i fondi sono disponibili», ha promesso l'assessore Sorgia.
Il turismo
Botta e risposta tra Mannino e la vice presidente ed ex assessora alle Attività produttive Marzia Cilloccu sull'utilità della Dmo, il servizio per cui è stato attivato un protocollo di due anni che dovrebbe promuovere la città come destinazione turistica in piano internazionale. «Vorrei sapere cosa fa la Dmo. Avrei capito se si fosse puntato sulla Dmo regionale, ma quella comunale a cosa serve? Perché ho la sensazione che abbiate creato poco più di una Pro Loco», la provocazione di Mannino. Cilloccu ha replicato così: «La Dmo si occupa di mettere a sistema tutti i dati sulla ricettività coinvolgendo gli operatori del settore e i dati disponibili su sito dicono che la città è in crescita».
Proposte
All'invito di Sorgia di avanzare proposte utili alla stesura del programma ha risposto con entusiasmo l'esordiente Roberto Mura: «Io coinvolgerei anche l'Università». Netta la chiusura di Mannino: «Mi permetto di rispondere al posto dell'assessore: l'Università deve essere considerata un soggetto economico, se vuole partecipare può farlo al pari degli altri soggetti economici, altrimenti non farebbe crescere il resto degli operatori».
Mariella Careddu