Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bonaria, apre la Porta Santa

Fonte: L'Unione Sarda
27 agosto 2019

Sardegna in festa per i 650 anni dall'arrivo, sulla spiaggia dell'antico borgo di Bagnara, della cassa miracolosa con all'interno la statua della Madonna di Bonaria. A suggellare lo storico anniversario, l'arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio ha promulgato un anno straordinario di grazia e preghiera, un “Giubileo mariano” in onore della Patrona Massima delle genti di Sardegna.
La Porta Santa
Santuario e basilica di Bonaria per un anno meta di pellegrinaggi, non solo da ogni diocesi della Sardegna. La “Porta santa” verrà aperta il prossimo 29 settembre al termine di una solenne celebrazione eucaristica, con l'altare collocato sul sagrato davanti al mare di Cagliari in ricordo delle Messe celebrate dai quattro Papi che si sono susseguiti, pellegrini ai piedi della “Signora venuta dal mare” quel lontano 25 marzo 1370, nella solennità dell'Annunciazione di Maria.
Giubileo come dono
I bianchi padri della Mercede, custodi della devozione mariana più diffusa nell'Isola, vogliono fare le cose in grande. «Questo Giubileo non dovrà essere un punto di arrivo quanto di partenza, momento per un'autentica ripresa della devozione mariana in tutta la Sardegna», afferma padre Salvatore Mura, decano della comunità mercedaria e testimone dell'anniversario numero 600, quello che coincise con l'arrivo in Sardegna di Papa Montini, oggi San Paolo VI, primo pontefice dell'era moderna e post-conciliare a mettere piede in Sardegna.
Veglie e Angelus
Stilato un primo programma di preparazione immediata all'apertura di questo Giubileo nel segno di Maria. «Intanto con un'attenzione alla preghiera e alla riflessione», dice padre Giovannino Tolu, rettore della basilica di Bonaria. «Abbiamo pensato a tre grandi “Veglie mariane di preghiera” che si terranno nei giovedì che precedono immediatamente l'apertura della “Porta Santa”. Nei giorni 12, 19 e 26 settembre ci diamo appuntamento nella scalinata della basilica in tarda serata: esporremo il Santissimo Sacramento e vivremo tre notti all'insegna della preghiera comunitaria chiedendo alla Madonna di Bonaria che tenga accesa - come fa Lei dal momento che è arrivata fra di noi - anche la candela della nostra vita». Un altro segno visibile che i Padri Mercedari vorrebbero che caratterizzasse questo Anno mariano è quello dell'Angelus quotidiano. «Sarebbe bello che, a partire dal 29 settembre, ogni giorno alle 12, tutte le emittenti radiofoniche delle diocesi sarde dessero spazio alla recita dell'Angelus. Due minuti, una sosta quasi impercettibile, che diventerebbe però appuntamento qualificante del cammino di un anno».
L'anniversario
Momento centrale del Giubileo dei sei secoli e mezzo dall'arrivo della Madonna sarà il prossimo 25 marzo. La macchina organizzativa ha già provveduto a nominare un “Comitato d'onore” con le massime autorità civili e istituzionali della Sardegna, «nella speranza» - auspica padre Giovannino - «che a presiedere la solenne concelebrazione possa essere il cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, ma soprattutto “figlio della terra di Sardegna” che accoglie e custodisce la Patrona delle genti dell'Isola».
Mercedari in Sardegna
L'Ordine Mercedario è in Sardegna da oltre 800 anni. Risale infatti alla prima metà del XIV secolo (quando la Sardegna era ancora sotto il dominio dei Pisani) la costruzione di un primo convento di religiosi appartenenti all'Ordine istituito per la redenzione degli schiavi. «Nato nell'alto medioevo per liberare queste persone dalle catene materiali», dice ancora padre Giovannino Tolu, «oggi i Mercedari si pongono l'obiettivo di liberare gli uomini dalle tante schiavitù moderne, quelle che Papa Francesco chiama “le periferie esistenziali”. Da qui il nostro impegno nelle carceri a servizio di giovani e adulti favorendo il loro reinserimento nella società».
Paolo Matta