Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tasse, per i sardi balzello da 6.500 euro

Fonte: L'Unione Sarda
12 agosto 2019

LO STUDIO.

Matzutzi (Confartigianato): «Poche imposte, ma i servizi sono insufficienti» Tasse, per i sardi balzello da 6.500 euro Ma nell'Isola si versa quasi la metà rispetto a Lombardia e Valle d'Aosta Il balzello da pagare ammonta a oltre 6.500 euro l'anno. Questa è la cifra che ogni sardo in media deve sborsare in tasse, distribuite tra imposte nazionali, regionali e dovute ad amministrazioni locali. Il calcolo fatto dall'ufficio studi della Cgia di Mestre può apparire esorbitante, ma non se confrontato con il resto del Paese. I residenti dell'Isola infatti si piazzano in coda alla graduatoria nazionale visto che versano quasi la metà dei connazionali lombardi, valdostani e trentini, tutti tartassati per l'80% dagli obblighi con le amministrazioni statali.
Penalizzati
«Il fatto che la Sardegna sia agli ultimi posti in Italia per imposizione fiscale potrebbe essere una notizia positiva - spiega Antonio Matzutzi, presidente regionale di Confartigianato imprese - potrebbe, perché il vero ragionamento da fare è: a questo basso livello di contribuzione, che basso non è proprio, corrisponde un livello soddisfacente di servizi? Insomma, la ridotta pressione fiscale, rispetto alle regioni di testa, non sempre si rivela una cosa positiva se dall'altra parte imprese e cittadini continuano a soffrire per infrastrutture antiquate, per un mercato del lavoro asfittico, per una burocrazia
inefficiente e tentacolare e per opportunità di crescita sempre meno a misura attività produttive moderne ed
evolute».
Autonomia
L'associazione artigiana veneta ha contemporaneamente messo in evidenza un altro elemento, quello dell'autonomia differenziata. Ovvero la possibilità di ogni regione di poter amministrare più risorse incassate sul proprio territorio. Un meccanismo che favorirebbe i territori più ricchi, affossando però regioni come la Sardegna, ancora lontane da una ripresa post crisi. «Sulla nostra economia pesa il credito sempre più rarefatto e una tassazione che non accenna a calare, prosegue Matzutzi. «Da sempre ci battiamo per il taglio del cuneo fiscale ed è per questo utile ricordare che l'elevata pressione contribuisce a un'alta tassazione del lavoro. Ci sono comunque margini di crescita e per questo dobbiamo lavorare affinché si realizzi un miglioramento delle condizioni d'impresa».
Luca Mascia