Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari città aperta a Ferragosto Lontani i tempi delle serrate, la crescita dei visitatori aumenta

Fonte: L'Unione Sarda
12 agosto 2019

TURISMO.

In arrivo due navi da crociera e centinaia di aerei, posti letto quasi al completo

Cagliari città aperta a Ferragosto Lontani i tempi delle serrate, la crescita dei visitatori aumenta l'offerta 

Il segnale di una tendenza ormai stabile arriva dal Corso Vittorio. «Già da due anni molti di noi aprono anche il 15 agosto, magari la sera». Sino a qualche tempo fa era impensabile: «Prima si chiudeva per ferie», ricorda Ornella Porceddu, negoziante e vice presidente del Centro commerciale naturale, dunque «il segnale di una città turistica c'è». Sensazione rafforzata da numeri in costante crescita «da circa 4 anni», conferma Paolo Manca, presidente di Federalberghi. Cagliari a Ferragosto è ormai una città aperta. In archivio le serrate selvagge che trasformavano le strade in corridoi deserti, ora gli esercizi commerciali accolgono turisti e residenti anche nei giorni clou dell'estate. A farla da padroni, i quartieri con i principali punti di riferimento del commercio: Marina, Stampace, Villanova, Castello e le vie Manno, Garibaldi e Roma, il Corso Vittorio Emanuele II, piazza Yenne.
L'invasione dei turisti
Qualche numero. Dei 3.600 posti letto negli alberghi cittadini è occupato - al momento - oltre l'85 per cento; quasi al completo i 4 mila dei b&b ufficiali, e ci sarebbero da considerare quelli non registrati (stimati in diverse centinaia); all'aeroporto di Elmas sino al 18 è atteso l'arrivo di circa 100 mila passeggeri, molti diretti verso la costa e altrettanti che si pensa resteranno nel capoluogo; il 13 e il 15 attraccheranno le navi da crociera Msc Divina e Costa Diadema, che ospitano complessivamente 9.300 passeggeri oltre all'equipaggio. Poi ci sono gli affittacamere (decine), gli appartamenti presi dai turisti e anche le singole stanze a pagamento in abitazioni private. Tirate le somme, Cagliari nella settimana principale della stagione calda ospiterà migliaia di visitatori i quali, assieme ai residenti che in numero sempre maggiore restano in città, promettono di riempire ristoranti, negozi, musei.
L'albergo diffuso
«Il capoluogo sino a qualche anno fa in questa stagione era una piazza. Una porta di ingresso verso altre destinazioni. Ora è un punto di arrivo». Per Roberto Bolognese, presidente della Confesercenti Sardegna, è evidente «il miglioramento. La qualità è elevata. La rivoluzione è stata avviata dall'esplosione dei b&b e delle seconde case. Eppure si può fare meglio. Castello dovrebbe diventare un albergo diffuso, come è la Marina. Non è vero che tutti i residenti sono scontenti: molti sono proprietari e il valore dei loro edifici è cresciuto a dismisura. Si vede l'albero che cade e non la foresta che cresce. L'afflusso di visitatori negli ultimi sei mesi è cresciuto del 9 per cento».
I commercianti
In via Garibaldi ci sono 120 negozi, in via Manno 80, nel Corso una ventina, un centinaio tra via Roma e il Largo. «Abbiamo dato un contributo per risvegliare la città dal torpore. Chi viene qui vuole shopping, arte e monumenti e poi il mare», sottolinea Paolo Angius, presidente dell'associazione “Strada facendo”, «così ecco le Notti colorate. L'ultima volta in via Garibaldi non si riusciva a camminare per la gente che c'era. Sono stati aperti tanti negozi e ristoranti nuovi. Il 15 qualcuno chiuderà, la gran parte no. Il commercio non può vivere solo dei residenti, bisogna aprirsi al turismo». Il crocierista invece «spende meno, ha un'offerta complessiva nel pacchetto viaggio. Molti però scoprono un città che non pensavano tanto bella e tornano». Secondo Laura Zazzara, presidentessa di “B&B Cagliari”, «il turismo cagliaritano si è un po' trasformato: arrivano molti più stranieri che italiani, ma la città è piena». Le poche stanze libere degli oltre 120 affiliati (800 posti) vengono occupate sempre all'ultimo momento. «Cagliari comunque sta crescendo», ribadisce Paolo Manca, «l'ospitalità da affaristica sta diventando turistica. Ci sono grandi possibilità». L'afflusso è aumentato anche nel Corso Vittorio: «Dopo le 20 è da paura», la rappresentazione indicativa di Ornella Porceddu, «se apriamo il 15 è per questo. Sono felice della pedonalizzazione, anche se la strada sta diventando punto di riferimento principalmente per la ristorazione. E poi si organizzano iniziative culturali. C'è stato un netto miglioramento: dovremo essere bravi a mantenerlo».
Andrea Manunza