Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Matrimoni misti, gli africani i preferiti

Fonte: L'Unione Sarda
28 agosto 2009

Il sindaco: «Il pacchetto sicurezza? Nessuna comunicazione». I servizi demografici: «Siamo pronti»

Unioni tra cagliaritani e stranieri, il Comune non applica la nuova legge

Il consigliere comunale di Forza Italia Maurizio Porcelli è critico: «Occorre far presto, i matrimoni di comodo sono in aumento».
Aspettando che in Municipio tutto sia pronto per recepire le misure del pacchetto-sicurezza recentemente approvato dal Parlamento, a Cagliari si registra un piccolo boom di unioni civili “miste”. Così vengono definiti quei matrimoni celebrati tra un residente in Italia e un altro proveniente da un paese extra-europeo.
I NUMERI Analizzando i dati, si scopre che i riti officiati in Comune nell'ultimo anno e mezzo sono stati 44. Qualcuno («o la maggior parte», come ipotizza il consigliere comunale forzista Maurizio Porcelli) di comodo, per facilitare l'ottenimento della cittadinanza, qualcun altro d'amore. Dall'ufficio per i servizi demografici, infatti, il dirigente Andrea Pinna fa notare che sono stati ben 15 gli uomini provenienti dall'Africa (8 dal Senegal, 3 dal Marocco, 2 dalla Nigeria, uno dalla Tunisia e uno dal Benin) a contrarre le nozze con altrettante ragazze cagliaritane: «Per lo più giovani, sposati con loro coetanee». Matrimoni che sono ancora in corso di validità e che non possono essere certo definiti “di comodo”. Gli altri extracomunitari sono soprattutto donne: brasiliane, russe, cubane, lituane, lettoni, ucraine, venezuelane, argentine, cilene e un'angolana.
IL RITARDO A cambiare le regole del gioco è in arrivo l'applicazione del pacchetto-sicurezza varato dal Governo (legge 94, del 15 luglio) in materia di immigrazione, cittadinanza, stato civile e iscrizione anagrafica. Provvedimento già in vigore ma non ancora recepito dal Comune: «Semplicemente perchè la circolare applicativa è arrivata il 5 agosto in Prefettura e non è stata ancora trasmessa alle amministrazioni - chiarisce il sindaco Emilio Floris - nel frattempo il nostro ufficio sta procedendo per proprio conto, con l'intenzione di farsi trovare pronto a partire quanto prima con la sua applicazione».
NUOVE REGOLE La legge va a incidere sulla materia dell'acquisto della cittadinanza per matrimonio e «mira a limitare il fenomeno delle unioni di comodo, dirette ad acquisire più celermente lo status di italianità - chiarisce l'assessore ai Servizi demografici Edoardo Usai - la durata minima del matrimonio sale da sei mesi a due anni nel caso di coniuge straniero regolarmente residente in Italia». Le altre novità hanno un ambito di applicazione più ampio, riferendosi ai procedimenti di elezione, acquisto, rinuncia o concessione della cittadinanza: «Ci stiamo attrezzando anche per fornire maggiori informazioni a residenti e ospiti stranieri circa le novità in arrivo - aggiunge Ada Lai, dirigente dell'Area per i servizi al cittadino - lo straniero interessato dovrà versare un contributo di 200 euro e allegare, oltre al nullaosta dell'autorità competente del suo paese d'origine, un documento attestante la regolarità del soggiorno in Italia. Le persone senza fissa dimora, inoltre, quando chiederanno l'iscrizione all'anagrafe del Comune dovranno fornire gli elementi necessari per l'accertamento dell'effettiva sussistenza del domicilio». Pali e paletti che, nell'intenzione del Governo, dovrebbero limitare un fenomeno sempre più diffuso.
LA CRITICA Partendo da questo assunto è sempre il consigliere di Forza Italia Maurizio Porcelli a dirsi pronto a una nuova crociata sul tema: «Le nozze di convenienza sono un'anomalia che va regolata - attacca - la gran parte di queste unioni si conclude repentinamente con una separazione o con un divorzio. È per questo che mi stupisce il fatto che il Comune di Cagliari non abbia ancora adottato provvedimenti in materia. Alla ripresa dei lavori del Consiglio chiederò che venga immediatamente discussa una mia interrogazione in materia».
ANTHONY MURONI

28/08/2009