Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Una città del sale: l'idea per rilanciare il nostro territorio»

Fonte: L'Unione Sarda
6 agosto 2019

Alessandro Sorgia, commercialista di 55 anni (Psd'Az), è assessore alle Attività produttive e al Turismo

«Una città del sale: l'idea per rilanciare
il nostro territorio» 

«Ho già incontrato gli operatori dei mercati e i rappresentanti delle associazioni di categoria: si comincia dall'ascolto». Alessandro Sorgia, commercialista 55enne, in forze al Psd'Az è assessore alle Attività produttive, Turismo e Promozione del territorio. «Per crescere serve fare rete con gli altri Comuni della Città metropolitana».
Attività produttive, da cosa si comincia?
«Dalla delibera della giunta per il rilancio dei mercati cittadini».
È opera vostra o dell'amministrazione Zedda?
«Il piano c'era ma il sindaco Paolo Truzzu ha chiesto i fondi alla Presidenza del Consiglio».
Come si salva il piccolo commercio?
«L'unione fa la forza: amministrazione e negozianti devono promuovere iniziative atte al rilancio, magari coinvolgendo anche gli esperti dell'Università».
Una proposta da assessore?
«Servono i piani per il commercio, per il traffico e per i parcheggi. E penso vada fatto un bando De minimis».
Via Dante sta morendo, cosa farà?
«Ci sono gravi problemi e credo abbiano influito le piste ciclabili che sono state realizzate male. Mi confronterò con il collega della Mobilità».
Un'idea, a parte le piste ciclabili?
«Ci sono dei contributi a disposizione dell'assessorato: cercheremo di capire come indirizzarli per sostenere le attività in crisi».
Nel nuovo Puc quale sarà la zona di espansione commerciale?
«La mia idea è far sì che ci siano attività dal centro alla periferia».
Mercatino di viale Trento, cambierà qualcosa?
«Ci vuole ordine. Ci sono residenti che di domenica non possono uscire di casa, esiste un problema di controllo come in via Simeto dove vengono buttate un sacco di cianfrusaglie».
Come si concilia la movida alla Marina con il sonno dei residenti?
«Convocherò un tavolo con i titolari delle attività e il comitato “Rumore, no grazie”: bisogna conciliare le esigenze di tutti nel rispetto della legge».
Collaborerà con il suo omologo in Regione Gianni Chessa?
«Dobbiamo incontrarci, sicuramente il fatto di aver la stessa colorazione aiuta. Poi sui temi ci confronteremo».
È d'accordo con lui sul fatto che serva una rivoluzione nel turismo?
«Non saprei. Io penso a incentivare tutte le declinazioni del settore: culturale, enogastronomico, sportivo».
In campagna elettorale avete parlato del bisogno di un'identità per promuovere il turismo.
«Io penso di più a un meccanismo di azione e reazione che può derivare dal confronto con gli operatori del settore: gli operatori possono offrirci spunti per un'azione politica».
Condivide le critiche sul fatto che negli ultimi anni è cresciuta solo la ristorazione?
«Si e dobbiamo evitare che certe attività spariscano: se vogliamo creare un'attrazione turistica dobbiamo salvare anche artigiani e piccole botteghe».
Cagliari è una città turistica?
«È lo slogan di chi ha amministrato negli ultimi anni».
Non è d'accordo?
«Affinché sia turistica dobbiamo puntare sulla destagionalizzazione da concertare con Regione e Sogaer».
Un progetto sul quale lavorare?
«Cagliari città del sale».
Cosa significa?
«Vorrei creare un sistema su tre linee che lavori tutto l'anno: l'itticoltura, un museo del sale e un centro per le cure termali».
Dove dovrebbe sorgere?
«Nel parco di Molentargius».
A breve apriranno quattro hotel di lusso. Bastano a completare l'offerta?
«Per l'idea che ho io ne serviranno degli altri».
Un hotel anche all'ex Marino?
«No, io farei un centro di eccellenza per le malattie osteopatiche».
Simile a quello che è stato bloccato?
«Sì, però di eccellenza e potrebbe ricollegarsi al progetto della città del sale».
Aumentano i B&B, anche quelli abusivi.
«Ciò che serve ad avere posti letto è benvenuto ma servono controlli».
Un modello turistico al quale ispirarsi?
«Le Baleari o le Canarie e con una zona franca vera».
Riuscirete a farla?
«Anche su questo lavoreremo con la Regione».
Mariella Careddu