Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

L’ex Marino? Una discarica

Fonte: La Nuova Sardegna
27 agosto 2009

GIOVEDÌ, 27 AGOSTO 2009

Pagina 1 - Cagliari



Gli ambientalisti: si intervenga subito




CAGLIARI. Da struttura esemplare dell’architettura razionalista a rudere pericolante utilizzato come discarica abusiva e bagno pubblico. Questo il destino del vecchio ospedale Marino. I ripetuti appelli rivolti alla Regione dalle associazioni ambientaliste per la bonifica dell’area e la messa in sicurezza dell’edificio sembrano essere caduti nel vuoto, e la situazione peggiora di giorno in giorno.
«Quello dell’ex ospedale Marino è una stato di grande degrado», ha detto Stefano Deliperi, responsabile dell’associazione ambientalista Gruppo intervento giuridico. «L’area è stata trasformata in una discarica», ha denunciato, ma c’è di più. «Oltre agli odori sgradevoli derivanti dalla presenza di rifiuti ed escrementi, e al pericolo igienico-sanitario che ne consegue», ha continuato Deliperi, «l’edificio è pericolante e pericoloso. Nonostante un cartello che ricorda che “è fatto divieto sostare e transitare alle persone non addette”, i ragazzi possono accedervi con facilità perché la recinzione è sfondata in più punti. Ovunque si vedono calcinacci, ferri, frammenti di vetri e di bottiglie». Una situazione che, secondo l’ambientalista, si ritorce contro l’immagine di Cagliari come città turistica. «A noi fa sorridere quando sentiamo parlare di “città turistica”, perché tutti i visitatori che vengono al Poetto non possono fare a meno di notare questo scempio», ha affermato Deliperi. «Se l’anno scorso c’è stata almeno una piccola bonifica, quest’anno nulla è stato fatto. Così, assieme all’associazione Amici della terra, abbiamo fatto un esposto alla magistratura, al Comune e alla Regione. Ma tutto tace», ha spiegato ancora l’ambientalista. «L’unico risultato ottenuto è stato il paradossale invio di una lettera da parte del dirigente tecnico del Comune Guglielmo Marchetti, che, ha intimato, per chiaro errore, alle nostre associazioni, di rimuovere i rifiuti, come se proprietaria dello stabile non fosse la Regione Sardegna», ha concluso Deliperi.
L’edificio che ospitava l’ospedale Marino sorse nel 1937 come Colonia marinara estiva Dux, progettato dall’architetto Ubaldo Badas. Celebre esempio di architettura razionalista, tanto da finire sulle pagine di autorevoli riviste specializzate dell’epoca, l’edificio diventò ospedale Marino nel 1947. Negli anni Ottanta l’ospedale venne trasferito nell’ex hotel Golfo degli angeli, e la vecchia struttura fu definitivamente abbandonata all’incuria nel 1988. Due anni fa sembrò finalmente essere arrivato il momento della svolta: la Regione bandì una gara per affidare ai privati, in cambio di una concessione cinquantennale, l’onere di ristrutturare lo stabile. Vinse un’associazione temporanea d’imprese, la Sa&go, che voleva realizzare un centro di cura e benessere in un ambiente balneare. Ma la Soprintendenza per i beni archeologici e culturali ha bocciato alcuni interventi previsti dal progetto perché non avrebbero salvaguardato l’integrità dell’edificio, tutelato con il vincolo storico culturale, e il demanio regionale ha inoltrato una richiesta di indennizzo per occupazione del sito. Così la Sa&go ha revocato l’offerta e si è ritirata dalla gara nel novembre scorso. Da allora più nulla è stato fatto.
Paolo Camedda